26 Apr 2024
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Giunta Lombardia / Preintesa per garantire le ultime peo

Pirovano (Fp Cgil): “La battaglia sindacale guidata dalla Cgil è stata di allargare la platea delle progressioni perché nessuno fosse escluso. 1189 e non uno di meno”


8 lug.- Siglata questa mattina, a Palazzo Lombardia, la preintesa per le progressioni economiche orizzontali per il personale della Giunta Regionale. Quello rimanente. A spiegarci la vicenda è Lucilla Pirovano, coordinatrice Fp Cgil Lombardia. “È un accordo molto importante che chiude il secondo tempo di una partita iniziata nel dicembre 2015. Oggi raccogliamo i frutti della nostra lotta, in cui come Cgil abbiamo insistito per garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori della Giunta di poter accedere alle peo”. Un percorso che la sindacalista definisce “lungo a livello temporale ma anche non privo di ostacoli”. Perché? “Per la complessità del contesto normativo. Dal riordino istituzionale sono arrivati in Giunta oltre 500 dipendenti delle Province e anche a loro era giusto e doveroso garantire uguali diritti e opportunità”. Quando siete partiti organizzavate sit-in con cartelli di questo tenore: ‘Progressioni per tutti. Perché io no?’. “Sì, ci piace ricordarlo. L’amministrazione da un lato condivideva l’importanza dell’istituto giuridico ed economico delle peo nel garantire l’avanzamento salariale pensionabile ma dall’altro lato non voleva stanziare risorse per tutti, decidendo a priori e a prescindere che solo il 50% dei dipendenti le meritasse – afferma Pirovano -. La battaglia sindacale guidata dalla Cgil è stata di allargare la platea delle progressioni perché nessuno fosse escluso e oggi con soddisfazione registriamo anche che la preintesa è stata firmata da tutte le sigle”. I dipendenti della Giunta Lombarda sono oltre 3000 e quelli che mancavano all’appello erano 1189. “Questi mancavano e fino alla fine abbiamo ribadito: 1189 e non uno di meno” continua la coordinatrice Fp Cgil, evidenziando che queste peo, che avranno decorrenza dal 1 luglio 2019, si sono ottenute “senza erodere altri istituti contrattuali. Non abbiamo tolto un euro né alla produttività né al sistema indennitario”. Martedì 16 luglio la parola passa a lavoratrici e lavoratori in assemblea. Il 23 invece ai revisori dei conti della Regione. Poi il testo sarà definitivo.