Il sindacato chiede di sbloccare la contrattazione integrativa, sospendere il riordino degli sportelli, garantire più sicurezza sul lavoro, riqualificare i lavoratori ancora in area A e B
23 sett. – “È necessario difendere la contrattazione integrativa nell’istituto previdenziale. Per questo domani saremo in presidio-assemblea esterna davanti alla Direzione generale dell’Inps a Roma. Chiamiamo tutto il personale a parteciparvi: non è accettabile che Ministero dell’Economia e Dipartimento della Funzione Pubblica tentino di intervenire sulla contrattazione integrativa e così di limitare l’autonomia negoziale delle parti deputate”. Così Antonella Trevisani, coordinatrice della Fp Cgil, sulla giornata di mobilitazione nazionale del 24 settembre organizzata dalla categoria, dalle ore 10:00, in via Ciro il Grande 21.
Nello specifico, cosa sta succedendo? “Il salario accessorio delle lavoratrici e dei lavoratori dell’istituto è sotto attacco. Ad esempio si tenta di colpire il trattamento economico di professionalità – risponde Trevisani -. All’amministrazione, al presidente Pasquale Tridico, chiediamo di agire tempestivamente per sbloccare il contratto integrativo di ente. Ma poi ci sono anche altre questioni”. Quali? “Chiediamo che la riorganizzazione degli sportelli venga fatta nel quadro di un riassetto complessivo dell’istituto. Entro l’autunno si vogliono prevedere aperture pomeridiane ma questo deve essere fatto compatibilmente con i carichi di lavoro. La drammatica carenza di personale degli ultimi 6-7 anni non è stata colmata dai nuovi assunti – afferma la sindacalista -. Sono tutti ancora sotto formazione, peraltro attraverso colleghe e colleghi, e non sono ancora pronti per erogare un servizio di qualità al front-end. In Lombardia questa situazione raggiunge, in negativo, il caso paradigmatico. Alla nostra regione è stata assegnata la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori a tempo determinato e in part-time. Inoltre il personale arrivato non copre tutto il contingente assegnato, potendo i tempi determinati rinviare l’immissione in servizio al 15 novembre per l’assunzione a tempo indeterminato. Quindi chiediamo all’Inps di temporeggiare rispetto all’applicazione della circolare 103. Gli sportelli, ribadisco, vanno riorganizzati in una dimensione più complessiva, con l’organico adeguato sia nei numeri sia per la piena professionalità raggiunta”.
Nel volantino che avete diffuso per la mobilitazione indicate anche il tema della sicurezza e quello delle aree A e B. “Sì. La salute e sicurezza sul lavoro è un tema per noi basilare. Da anni abbiamo presentato delle proposte per migliorare ambienti e condizioni del personale: vogliamo che siano applicate – sottolinea Trevisani -. Sulle colleghe e i colleghi che sono ancora in area A e B va finalmente aperto un confronto per riqualificarli. Il modo per farlo è attraverso la riclassificazione e si può farlo da subito, in parallelo ai lavori della Commissione di riordino dei profili professionali”.