Oggi tentativo di conciliazione davanti al Prefetto e, in contemporanea, presidio delle lavoratrici e dei lavoratori
6 dic. – Incontro interlocutorio quello di oggi, in Prefettura, tra Rsu, sindacati e Presidente del Tribunale di Bergamo. Come spiega Dino Pusceddu della Fp Cgil, “il Presidente del Tribunale aveva poche risposte da darci e anzi è stato solidale con la protesta dei lavoratori, dicendoci che è anche una sua protesta verso il Ministero perché l’attuale numero di personale non garantisce la funzionalità degli uffici né la professionalità degli operatori e un lavoro dignitoso”. Lavoratrici e lavoratori del Tribunale orobico sono in stato di agitazione dal 27 novembre e lamentano, per i buchi in organico, pesanti carichi di lavoro con tutto lo stress che si portano dietro.
“Si sta garantendo l’ordinario con l’utilizzo delle ore straordinarie – rileva il segretario della Fp Cgil Bergamo, aggiungendo tra le altre problematiche che “non è ancora stata fatta la riqualificazione, per cui il personale che sta svolgendo mansioni superiori a volte si trova anche a formare persone che li vanno a sorpassare dal punto di vista dello stipendio o che già lo hanno superiore”, e ancora che “sono poche le assunzioni che vengono fatte”.
In contemporanea al tavolo di conciliazione, e per dare supporto a sindacati e Rsu, davanti alla sede prefettizia si è svolto un presidio unitario.
“Noi oggi non chiudiamo lo stato di agitazione, la protesta va avanti – afferma Pusceddu -. Continueremo con il blocco degli straordinari e con un’applicazione rigida delle mansioni del personale. A una prossima assemblea decideremo se andare avanti con presidi permanenti fino all’indizione dello sciopero del personale del Tribunale di Bergamo. Speriamo che questo possa smuovere non solo il Presidente del Tribunale ma anche quello della Corte d’Appello di Brescia che può dare soluzioni, per il momento tampone, mandando personale dalle altre sedi o con il rientro dei lavoratori distaccati in altri tribunali. In questi giorni – aggiunge il sindacalista – manderemo una segnalazione sia all’Ats riguardo alla valutazione dello stress da lavoro correlato, mai fatta al Tribunale di Bergamo, sia all’Ispettorato del Lavoro per l’utilizzo abnorme delle ore di lavoro straordinario. Abbiamo esposto queste problematiche anche ai parlamentari del territorio e ora speriamo che la soluzione arrivi dal livello nazionale”.