Si è chiusa oggi a Milano, nella sede Fp regionale, la terza edizione del corso di formazione messo a punto per incrementare il tesseramento sui posti di lavoro
19 dic. – “Già dal Congresso la Fp Cgil si è posta l’obiettivo di far crescere le proprie iscritte e iscritti. Questo modulo è stato pensato per dare a delegate e delegati gli strumenti necessari per poter sistematizzare strategie associative e fare tesserati nell’ambito del proprio posto di lavoro”. Mafalda Ferletti è la responsabile della formazione della Fp Cgil nazionale e oggi ha tenuto la terza giornata di docenza (dopo quelle del 20 novembre e del 13 dicembre) per il terzo gruppo di delegati riuniti a Milano, nella sede della Fp Cgil Lombardia, provenienti da diversi ambiti lavorativi e territori della nostra regione.
“La giornata è divisa in due unità didattiche che affrontano i due aspetti del tesseramento. La mattina è dedicata al piano di intervento da mettere in atto sul proprio posto di lavoro o realtà territoriale e lo affrontiamo offrendo un preciso metodo di analisi. Un metodo che considera punti di forza o di caduta, rischi e opportunità di un progetto – spiega Ferletti -. Il pomeriggio invece è dedicato a quale approccio tenere con il singolo lavoratore, a come accogliere e affrontare le sue richieste e le sue obiezioni”.
Il modulo sulle strategie associative è offerto “o al termine di un percorso di formazione sull’Abc sindacale, storia e valori della Cgil, o può essere anche a sé stante. Centrale è la rilevazione dei bisogni espressa dalle strutture territoriali, la fotografia delle necessità di chi rappresenta sui posti di lavoro la nostra organizzazione” continua Ferletti. Sottolineando anche come spesso il tema del tesseramento venga considerato “un automatismo. Ma non è così. È importante utilizzare un metodo su qualsiasi azione noi intraprendiamo e provare a trasmetterlo con pragmatismo, per tradurre la teoria in pratiche concrete ed efficaci”.
Clara Modena, referente per la Lombardia dei formatori nazionali Fp Cgil, ci spiega che il prossimo febbraio si terranno altre tre giornate, con i tre rispettivi gruppi, per avere un feedback dai delegati sul progetto individuale per il proselitismo messo a punto, “sulle criticità riscontrate e gli aspetti positivi. Gli abbiamo chiesto di tenere una sorta di diario di bordo. Il confronto delle rispettive esperienze sarà un ritorno importante, utile a tutti”.
Quali bisogni hanno espresso delegate e delegati? “Di avere una squadra di riferimento che possa intervenire a loro supporto a seconda degli input che arrivano dai posti di lavoro – risponde Modena -. Per loro essere preparati è fondamentale ma anche la tempistica di intervento, vista la contingenza che li avvolge. È importante affinare le capacità di risposta sul posto di lavoro tramite l’acquisizione di nuove strategie comunicative e rafforzando la rete con le proprie strutture territoriali e il sistema servizi della Cgil”.
“Delegate e delegati sono la faccia della Cgil, sono la Cgil sui posti di lavoro. Vogliamo, con la formazione messa in campo, dare loro tutti gli strumenti utili per muoversi con sicurezza tra le varie problematiche che dovranno affrontare. Insieme a quella motivazione e a quell’impegno che faranno la differenza e daranno il loro bel contributo in termini di proselitismo” commenta Manuela Vanoli, segretaria generale Fp Cgil Lombardia.