Continua la mobilitazione unitaria per difendere i nidi lombardi. L’assemblea dei sindacati apre le porte ai genitori. Pirovano (Fp Cgil): “questa battaglia riguarda tutte le cittadine e i cittadini”
6 feb. – La mobilitazione unitaria in difesa dei servizi educativi all’infanzia della Lombardia, dopo il presidio regionale dello scorso 28 gennaio, prosegue con un’assemblea pubblica aperta alle famiglie. Lanciata con lo stesso slogan, “Viva i nidi”, si terrà nella sede della Cgil regionale di via Palmanova 22, a Milano, dalle ore 17.
“Abbiamo scelto un’assemblea pubblica perché questa battaglia riguarda tutte le cittadine e i cittadini, quelli di oggi e quelli di domani. Vogliamo condividere con le famiglie le nostre preoccupazioni rispetto al futuro dei servizi educativi in Lombardia” sostiene Lucilla Pirovano, coordinatrice Fp Cgil Lombardia.
La delibera regionale (Dgr 2662/2019) che regolamenta l’esercizio dei nidi lombardi, al momento stoppata proprio grazie alla mobilitazione sindacale, è al vaglio di Regione che ha spostato al 26 febbraio la data del varo.
“Se la delibera regionale venisse approvata così com’è, il rischio è che dall’anno prossimo i Comuni non saranno più in grado di gestire gli asili nido. Ci sarebbero meno posti per bambine e bambini e un ricorso sempre più forte alle esternalizzazioni, abbassando la qualità del servizio e riducendo le tutele di tutti i lavoratori, pubblici e privati che siano – continua Pirovano -. L’asilo nido non può e non deve essere ridotto a unità di offerta assistenziale, chiediamo a gran voce l’applicazione anche in Lombardia delle norme nazionali per un sistema integrato da zero a sei anni: è un diritto di ciascun bambino”.
La sindacalista torna anche su un altro punto spinoso. “Credo che l’ingresso dei volontari non retribuiti nei servizi oltre a svilire la professione educativa sia un elemento negativo per ogni genitore che ogni mattina desidera affidare i propri figli a personale competente e qualificato”.