Comunicato stampa FP CGIL Pavia
Era domenica 8 marzo alle ore 19,30 circa quando iniziava l’azione di rivolta dei detenuti al Carcere Torre del Gallo di Pavia.
Decine di detenuti che hanno devastato la struttura e che sono riusciti per molte ore a tenere alta la tensione.
Tutti presenti a partire dalla Direzione agli agenti per cercare di far rientrare quell’emergenza che li ha impegnati per tantissime ore.
Un episodio gravissimo che ha messo a dura prova gli agenti che hanno dimostrato grande professionalità e gran senso di appartenenza.
Spiace in tutto questo registrare, ad oggi, il silenzio del Provveditorato Regionale della Lombardia.
Nessun segno di vicinanza, ad oggi, a chi ha garantito che il sistema, nonostante tutto, reggesse.
Un silenzio incomprensibile perché gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria, insieme a tutte le altre figure professionali, a Pavia come altrove, lavorano in condizioni che mettono a rischio la loro stessa incolumità.
Non hanno bisogno di pacche sulle spalle ma di risorse ed investimenti per poter lavorare in sicurezza. Un segnale di vicinanza era il minimo investimento, a costo zero, che l’Amministrazione avrebbe dovuto fare per riconoscere un minimo di apprezzamento per i sacrifici e la professionalità dimostrata.
Alla Direzione e a tutti i lavoratori e le lavoratrici del Carcere di Pavia va il nostro grazie e la nostra solidarietà.
Pavia, 12 marzo 2020
p.la Segreteria Provinciale Fp CGIL Pavia, Riccardo Panella