Comunicato stampa FP CGIL – CISL FP – UIL FPL Bergamo
Apprendiamo della scomparsa di un tecnico 46enne della centrale SOREU-118 presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, un’altra vittima di quel maledetto virus che sta sconvolgendo il nostro territorio.
Alla famiglia e ai colleghi di questo lavoratore vanno tutte le nostre condoglianze.
Oggi è stato firmato da Governo e Parti Sociali un protocollo sulle misure di contrasto e di contenimento del contagio nei posti di lavoro del nostro paese ma che esclude quelli sanitari; chiediamo in modo forte e chiaro che per tutto il settore sanitario e socio-sanitario, dagli ospedali alle casa di riposo, si faccia anche di più.
Non è accettabile continuare a raccogliere segnalazioni di mancanza di dispositivi di protezione individuale e protocolli operativi che vengono adeguati sulla base della disponibilità di materiali, dalle mascherine ai tamponi.
Ricordiamo che medici, infermieri, oss, tecnici sanitari sono i soggetti in prima linea a fronteggiare questa emergenza, lavoratori armati, prima che di mascherine e camici, della loro professionalità e della consapevolezza di essere in certi momenti l’unico barlume di speranza per tutti quei cittadini che in questi momenti finiscono nelle nostre strutture sanitarie. La salute di questo personale va tutelato, non solo perché hanno diritto alle tutele come tutti gli altri lavoratori ma perché in questo momento la loro salute è più preziosa dei respiratori e delle mascherine; ricordiamo che quando si ammalano sguarniscono ulteriormente i reparti, i pronto soccorsi, le rianimazioni e le terapie intensive di personale, comunque già allo stremo.
Tutelare questo personale significa anche tutelare la salute dei cittadini.
Chiediamo alle Istituzioni, a tutti i livelli, di farsi parte attiva per rendere reale questa tutela.
Bergamo, 14 marzo 2020
p.la FP CGIL, Roberto Rossi - p.la CISL FP, Angelo Murabito – p.la UIL FPL, Antonio Montanino