Comunicato stampa congiunto
In data 20 aprile 2020 si è tenuto un incontro tra le Federazioni di CGIL CISL E UIL e l’Ordine della professione di Ostetrica interprovinciale di Bergamo Cremona, Lodi, Milano, Monza Brianza, la cui Presidente Dott.ssa Rovelli Nadia, è anche la referente degli Ordini della Professione di Ostetrica della Lombardia.
L’obiettivo fondamentale dell’incontro è di conoscere meglio le difficoltà incontrate dai professionisti sanitari esercenti la professione di Ostetrica dovute alla pandemia COVID-19, sia in ambito ospedaliero che territoriale.
La Presidente ha illustrato ai Segretari Generali tutte le difficoltà incontrate in questi mesi e le segnalazioni fatte alle Direzioni Generali di ATS e ASST per la grave disorganizzazione assistenziale della rete materno neonatale il cui obiettivo è la tutela della salute delle gestanti, delle neomamme e dei loro neonati (come delibera regionale 268/2018).
Sono state evidenziate le conseguenze della carenza delle risorse ostetriche in ambito clinico assistenziale e delle ostetriche con funzioni organizzative o dirigenziali per l’area ostetrico neonatale sia all’interno delle strutture sanitarie che a livello dei servizi territoriali. Nelle Aziende socio sanitarie, il mancato coinvolgimento nei processi decisionali organizzativi ed assistenziali delle Ostetriche per la gestione della pandemia ha messo in evidenza i limiti di una dirigenza non multidisciplinare: dalla carente implementazione delle crescenti raccomandazioni ed evidenze scientifiche in merito a infezione da SARS-COV-2 ed assistenza materno neonatale, all’inadatta ridefinizione dell’organizzazione e delle risorse professionali appropriate delle unita operative di degenza ostetrica e nidi che han contribuito alla separazione delle unità madre neonato ed alla gestione da più professionisti (azioni che compromettono la limitazione dei contagi), alla mancata sostituzione degli infermieri con ostetriche nelle U.O. di Ostetricia, ginecologia e nidi affinché gli infermieri venissero ricollocati nei reparti di loro competenza assistenziale e dove carenti.
La rete territoriale, già carente prima della pandemia e ancor più dopo la chiusura di numerosi consultori familiari e di 6 punti nascita, si è dimostrata insufficiente nella presa in carico delle gestanti e delle neomamme, come invece sostenuto dalla DRG 268/2018 e dai recenti documenti diffusi dalla DG Welfare di Regione affinché fosse garantita l’appropriatezza e la sicurezza del percorso nascita fisiologico a gestione ostetrica, la tutela della salute materno neonatale e la gestione dell’emergenza sanitaria in tale ambito. Si segnala, quale primo esito avverso in attesa di un riscontro di ulteriori dati specifici indicativi delle ricadute di tale gestione dell’emergenza sugli degli esiti di salute materno-neonatale, un aumento significativo di parti a domicilio non programmati senza un assistenza ostetrica qualificata e sicura.
L’Ordine ha disposto, rilevando una destrutturazione dei servizi alla maternità e per offrire una prima risposta qualificata alle donne gravide e neomamme, un team di circa 100 ostetriche volontarie che dal 28 febbraio stanno garantendo la loro presenza H24 alla centrale operativa del n verde Coronavirus di Regione Lombardia. Successivamente è stata fatta richiesta ai dirigenti Areu che le ostetriche (a titolo gratuito) rientrassero nell’equipe professionale della centrale 112-118 affinché fornissero una risposta competente alle chiamate delle donne in stato di emergenza o fossero attivate sulle ambulanze per i parti non programmati imminenti a domicilio. Per questo secondo aspetto l’Ordine non ha ancora ottenuto una risposta di accettazione.
La Presidente ha ricordato che la prima vittima del COVID-19 tra il personale sanitario non medico è stata un’Ostetrica, professione che, al pari di altre, è in prima linea per contrastare la pandemia e nell’assistenza alle donne ( gravide e puerpere) che hanno acquisito l’infezione da SARS-COV-2, dunque a rischio di contagio (dato confermato dall’indagine effettuata dall‘Istituto Superiore di Sanità Task force COVID-19 del Dipartimento Malattie Infettive e Servizio di Informatica, Istituto Superiore di Sanità. Epidemia COVID-19, Aggiornamento nazionale: 16 aprile 2020).
I Segretari Generali hanno illustrato la piattaforma normo – economica alla Presidente che il sindacato ha presentato alla Direzione Generale e all’Assessore Regionale del Welfare evidenziando e valorizzando il ruolo delle Ostetriche.
La Presidente, nel recepire le istanze del sindacato ha apprezzato l’attenzione posta alla professione che rappresenta, sollecitando un forte intervento affinché si attuino tutte le azioni previste dalle normative regionali (DRG 268/2018 ) e nazionali per il potenziamento dell’assistenza ostetrica sul territorio (Ostetrica di famiglia e di comunità) ed a livello aziendale in aree materno-neonatale e ginecologico in favore delle gestanti e delle puerpere alle quali, sia in condizioni di salute, sia in condizioni di alto rischio ostetrico bio- psico-sociale, va garantita la massima assistenza anche nella attuale situazione di emergenza sanitaria.
La Presidente sollecita anche un intervento affinché venga garantita la multidisciplinarità dei professionisti sanitari impegnati a livello dirigenziale, anche in applicazione del vigente CCNL con un riconoscimento di funzioni organizzative e dirigenziali anche alla professione Ostetrica avente pari diritti e pari dignità di altre professioni (legge 251/2000 disciplina le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica).
Le Segreterie Regionali FP CGIL G.Creston – CISL FP M. Ongaro – UIL FPL D.Ballabio – La Presidente Dott.ssa Rovelli Nadia Ordine della Professione di Ostetrica interprovinciale di Bergamo Cremona, Lodi, Milano, Monza Brianza