I sindacati scrivono ad Aiop e Aris Lombardia. Creston (Fp Cgil): “vanno adottate subito misure economiche a sostegno e a ringraziamento del personale coinvolto, direttamente o indirettamente, nella gestione dell’epidemia”
30 apr. – “Alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità privata va riconosciuto, sul piano economico, l’impegno prestato in questa pandemia. Lo abbiamo scritto questa mattina unitariamente ad Aris e Aiop Lombardia, chiedendo un incontro urgente”. Gilberto Creston, segretario Fp Cgil Lombardia, spiega le proposte che la categoria ha elaborato con Cisl Fp e Uil Fpl regionali e che sarà ora declinata anche a livello territoriale.
Il sindacalista parte da una premessa. “Non si può aspettare ancora: per gestire l’epidemia da Covid-19 Regione Lombardia ha coinvolto tutto il sistema sanitario regionale, anche quello del privato, con le sue operatrici e operatori che oltre ai rischi del contagio hanno lavorato in condizione di forte stress e con grandi carichi. Va loro riconosciuto: sia a quanti coinvolti direttamente con i pazienti colpiti dal virus sia a quanti hanno comunque contribuito alla tenuta del sistema. La gratitudine da parte delle aziende deve essere vera, tangibile”.
Nel merito delle indicazioni inviate alle controparti, Creston dettaglia in questo modo: “Proponiamo tempi di vestizione di 30 minuti, anche derogando a eventuali accordi decentrati e/o nazionali e che le indennità vengano adeguate alla situazione emergenziale, con i rischi connessi. Inoltre chiediamo una indennità Covid-19 elargita come ‘una tantum’, quantificata in 1000 euro per il personale sanitario e tecnico, 500 euro per il personale di supporto, 200 euro per gli amministrativi. Mentre chiediamo di non conteggiare, ai fini della produttività, le assenze dovute al contagio o a sintomi riconducibili al virus in assenza di tampone”.
Creston fa sapere anche che a Regione Lombardia sarà inviata una nota, “per sollecitarla a tener conto dell’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori nei rimborsi che deve riconoscere alle aziende del settore sanità privata”.