28 Mar 2024
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Sanità privata e Rsa / Le richieste dei sindacati a Regione Lombardia

I contratti nazionali vanno rinnovati. Dopo la proclamazione dello sciopero nazionale del prossimo 18 giugno, i segretari generali regionali Fp Cgil-Cisl Fp e Uil Fpl scrivono al Presidente Attilio Fontana. Vanoli (Fp Cgil): “continui vergognosi rigetti da parte delle controparti”

22 mag. – “L’importante contributo che, nella nostra Regione, danno i lavoratori della sanità tutta, compresi quelli del sistema accreditato, è da sempre riconosciuto e apprezzato. Proprio per questi motivi riteniamo inaccettabile  che da 14 anni i lavoratori della Sanità privata e da 8 quelli delle RSA non vedano alcun aumento contrattuale a fronte di profitti delle imprese che continuano a crescere grazie anche al contributo pubblico”. Dopo la proclamazione dello sciopero nazionale del prossimo 18 giugno, i segretari generali delle categorie lombarde della funzione pubblica di Cgil Cisl Uil, Manuela Vanoli, Mauro Ongaro e Daniele Ballabio, hanno scritto al Presidente della Regione Attilio Fontana.

“Da un lato gli abbiamo riferito dell’interruzione delle trattative dopo che, nei giorni scorsi, Aris e Aiop al tavolo nazionale hanno strumentalmente usato la pandemia in corso per chiedere ulteriori risorse per rinnovare i contratti – afferma Vanoli -. Dall’altro abbiamo sollecitato il Presidente Fontana a intervenire perché le lavoratrici e i lavoratori della Sanità privata e delle Residenze sanitarie assistenziali ottengano un rinnovo che spetta loro di diritto. Nonostante i continui vergognosi rigetti da parte delle controparti”.

Aris e Aiop non solo prima avevano trovato un accordo con i sindacati sulle tabelle economiche contrattuali, ma poi al tavolo istituzionale con Regioni e Governo avevano anche siglato un verbale per fissare l’impegno. Nei giorni scorsi “c’è stata l’ennesima indecente rottura delle trattative, con la messa in discussione della sostenibilità economica a chiudere questa annosa partita” rileva la segretaria generale Fp Cgil Lombardia.

Da qui il pungolo delle categorie regionali ad Attilio Fontana: “Siamo certi che di fronte a questa ingiustizia Regione Lombardia si adopererà per riaffermare il principio che i soggetti che operano in convenzione, accreditamento o concessione con il sistema pubblico devono operare nel rispetto dei diritti del lavoro oltre che delle norme che regolano il rapporto tra soggetti pubblici e privati” sostengono nella lettera unitaria.

La mobilitazione intanto è ripartita. A Cremona, sul cancello della Fondazione San Camillo, è stato messo uno striscione di protesta simbolico, essendo direttore generale della clinica privata Padre Virginio Bebber, che è anche Presidente dell’Aris nazionale. In parallelo a Palermo, davanti alla “Clinica Candela” della Presidente Aiop nazionale Barbara Cittadini, è stato organizzato un sit-in di lavoratrici e lavoratori. (ta)

VOGLIAMO IL RINNOVO DEL CONTRATTO!Uno striscione è stato messo sotto la Fondazione Opera San Camillo, clinica della…

Pubblicato da Funzione Pubblica Cgil Lombardia su Venerdì 22 maggio 2020