6 Nov 2024
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Adattamento ai cambiamenti climatici e mondo del lavoro: UNA GUIDA PER I SINDACATI

INTRODUZIONE

Le  raccomandazioni  scientifiche del  Gruppo   intergovernati- vo sui cambiamenti climatici  (IPCC) sono  chiare:  se  vogliamo mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5-2°C ed evitare conseguenze irreversibili e disastrose per le nostre so- cietà,  dobbiamo raggiungere la neutralità climatica non  oltre il 2050. La  riduzione delle  emissioni di gas  a effetto serra è quindi una  priorità assoluta per  il movimento sindacale e la CES è impegnata a proseguire nel suo lavoro per garantire una transizione equa verso  un’economia verde  attraverso  misure di mitigazione.

Ma mentre stiamo lavorando su  proposte e regolamenti per ridurre le emissioni di carbonio, le conseguenze dei  cambia- menti  climatici  si fanno sempre più evidenti.  Gli ultimi cinque anni  sono  stati  i più  caldi  della  storia moderna e  18 dei  19 anni  più  caldi  si sono  verificati  a partire dal  2000. Simili au- menti  della  temperatura sono  accompagnati da  eventi  mete- orologici  estremi quali  inondazioni, siccità  e incendi che  nel tempo stanno aumentando di intensità e frequenza. Non vi è più alcun  dubbio che le conseguenze dei cambiamenti clima- tici siano  un problema attuale e che tali cambiamenti interes- seranno sempre più i lavoratori.

Per  questo è  fondamentale  che  i  sindacati  siano   coinvol- ti  nell’adattamento ai  cambiamenti climatici.  Nel  prossimo futuro saranno infatti  necessarie ulteriori misure per  tutelare la salute e la sicurezza dei  lavoratori e i responsabili  politici dovranno anticipare i cambiamenti futuri,  al  fine  di tutelare l’occupazione nei settori più a rischio. È chiaro  che i sindacati avranno un ruolo importante da svolgere per rendere le nostre società più resilienti, sia sviluppando nuovi contratti collettivi che offrendo raccomandazioni su misure politiche pertinenti.

In ogni  fase  di questo processo, sarà  essenziale rispettare il principio della giusta transizione.  Per  il movimento sindacale europeo, giusta transizione significa  (1) la presenza di mecca- nismi  di solidarietà a sostegno dei  settori e delle  regioni  più vulnerabili e colpite, (2) adeguati programmi di protezione so- ciale  e formazione per  garantire la resilienza dei lavoratori ai cambiamenti, (3) lo sviluppo di economie locali  e la diversifi- cazione delle  attività,  (4) valutazioni d’impatto socioeconomi- co rigorose e strategie dettagliate sul lungo termine per antici- pare i cambiamenti, (5) un dialogo sociale efficace  e una  forte partecipazione dei lavoratori in tutte le fasi del processo, (6) la disponibilità di mezzi finanziari sufficienti attraverso un’equa redistribuzione.

La guida  ha  diversi  obiettivi:  in primo  luogo, offre  una  chiara definizione  del   concetto  di   adattamento  ai   cambiamen- ti climatici.  In secondo luogo,  mira  a  fornire  al  lettore un’i- dea  chiara di come  le conseguenze dei cambiamenti climatici influenzeranno le  diverse regioni  europee e i diversi  settori. Terzo, mira a spiegare quali  effetti  avranno i cambiamenti cli- matici sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Infine, presenta una  serie  di raccomandazioni ed esamina le pratiche esistenti per  consentire ai sindacati di intervenire sull’adattamento  ai diversi  livelli. … (Dall’introduzione a firma di Ludovic Voet, Segretario Confederale CES)

In allegato la guida predisposta da Etuc-Ces, la Confederazione Europea dei sindacati, di cui Fp Cgil fa parte.

fonte: https://www.fpcgil.it