27 Apr 2024
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Sanità Privata: il 16 settembre lavoratrici e lavoratori scioperano

Presa di posizione di Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl Lombardia rispetto all’atto unilaterale di Aiop regionale di anticipare ai lavoratori delle aziende sanitarie associate gli incrementi della preintesa contrattuale. Vanoli (Fp Cgil): “Il ccnl va salvaguardato e rinnovato subito!”

11 sett. –  Aiop Lombardia ha deciso con atto unilaterale che alle lavoratrici e ai lavoratori delle aziende associate vada un anticipo degli incrementi economici previsti dalla preintesa contrattuale della sanità privata siglata lo scorso giugno. Quella che, a livello nazionale, l’associazione italiana dell’ospitalità privata, insieme ad Aris, l’associazione religiosa degli istituti socio-sanitari, ha avuto l’ardire di non ratificare più in via definitiva, nonostante siano ben 14 gli anni di blocco del contratto e sebbene siano state garantite per sostenerlo anche risorse pubbliche. Per questo i sindacati hanno indetto lo sciopero del prossimo 16 settembre, con una mobilitazione capillare lungo tutto il territorio che, in pratica, non ha più avuto soste.

La mossa ora di Aiop Lombardia – che trova peraltro corrispettivi in altre regioni italiane – fa alzare ancora di più la guarda a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp regionali. “L’incremento stipendiale non è sufficiente a chiudere la vertenza: Aiop Lombardia non pensi di fermare la protesta – sostengono le rappresentanze dei lavoratori -. Si impegni affinché venga firmato il contratto nazionale, compresa quella parte normativa, innovativa e che ha una valenza non meno importante della parte economica”.

Per la segretaria generale Fp Cgil Lombardia, Manuela Vanoli, “non si possono in alcun modo avallare azioni che possono scardinare il ruolo fondamentale del contratto collettivo nazionale puntando a una sua regionalizzazione. Il ccnl va salvaguardato e rinnovato subito!”.

Lo sciopero del 16 settembre dunque resta tutto, così come le iniziative territoriali a supporto di questa vertenza che segna una pagina come non mai indecente di una deriva delle relazioni industriali nel nostro paese. (ta)