Gli applausi non ci bastano più. Ieri eroi, oggi fantasmi. Da eroi a schiavi: si è fatto in fretta! E di soldi pubblici fate incetta! Noi in prima linea contro il Covid, voi in Regione a battere cassa!! Voi non state bene! Firmate e poi non onorate le intese! Nessun rispetto! Vergogna! Questi sono solo alcuni dei tanti messaggi che le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata, oggi in sciopero, hanno lanciato dai presidi unitari organizzati in Lombardia.
Messaggi indirizzati alle “care” controparti Aiop e Aris. Care nel senso di costose: perché è stato costoso sostenere un blocco contrattuale lungo 14 anni! Un prezzo che le lavoratrici e i lavoratori del settore hanno pagato sulle proprie spalle non solo in termini economici ma anche normativi, che si traducono, ad esempio, in diritti, in qualità dell’organizzazione del lavoro.
Andremo avanti a lottare, il contratto della sanità privata va firmato. Il rinnovo è necessario ed è giusto. Ce la faremo!
L’articolo su Collettiva della giornata di protesta nazionale >>>>
Alcuni scatti fotografici dai diversi presidi territoriali lombardi