23 Nov 2024
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Comune di Olgiate Olona: indetto lo stato di agitazione

Questa settimana il tentativo di conciliazione in Prefettura. Di Tullio (Fp Cgil Varese): senza risposte, avanti fino allo sciopero

13 ott. – “Questa vicenda mostra, una volta di più, come sia importante che il sindacato abbia un ruolo dentro l’organizzazione del lavoro. La risposta che l’amministrazione comunale ci ha dato, e cioè che la parte sindacale vuole voce in un settore di non sua competenza, è il segno che il tentativo di accordo è stata solo una presa in giro. Dopodiché siamo alle solite: si tolgono soldi destinati a un intero gruppo di lavoratori per destinarli a due posizioni organizzative”. Maurizio Di Tullio, segretario Fp Cgil Varese, ci introduce così allo stato di agitazione indetto al Comune di Olgiate Olona nei giorni scorsi. Dopo tre assemblee con le lavoratrici e i lavoratori organizzate a partire da giugno, tre tavoli di trattativa e due incontri informali la situazione non si è risolta per la rigidità dell’amministrazione olgiatese. “Il Comune vuole destinare parte delle risorse variabili del fondo delle risorse decentrate dei 58 dipendenti per due posizioni organizzative che saranno a capo di due nuovi settori, quello dei servizi sociali e quello della cultura e dell’istruzione. Il segretario comunale non riesce a seguire un settore vasto come è l’attuale socio culturale – racconta Di Tullio -. Da giugno, quando l’ente ci ha comunicato questa sua intenzione, abbiamo provato a formulare proposte alternative, cercando di non impattare sulla quota di risorse variabili da destinare alla maggioranza dei dipendenti, o di ridurre al minimo questo impatto financo prevedendo l’istituzione di una sola posizione organizzativa. Ma ci è stato risposto: o due posizioni organizzative, e il nuovo assetto come ipotizzato, o niente”.

Sono oltre 11mila euro quelli che verrebbero sottratti al fondo dei dipendenti che, peraltro, non hanno ancora ricevuto il premio di produzione 2019 che doveva essere erogato entro lo scorso maggio. Punto, questo, che insieme alla violazione delle relazioni sindacali, forma la triade di ragioni che hanno portato Fp Cgil, Cisl Fp, Csa e Rsu a proclamare lo stato di agitazione.

“Questa settimana avremo il tentativo di conciliazione in Prefettura – spiega Di Tullio -. Senza le risposte adeguate procederemo con il blocco degli straordinari e siamo decisi ad andare fino allo sciopero. Vorrei precisare – continua il sindacalista – che nulla abbiamo contro le persone che potrebbero andare a ricoprire il ruolo di posizioni organizzative. Lo scontro è sulla modalità di riorganizzazione prevista dall’amministrazione che non può andare a discapito delle lavoratrici e dei lavoratori. Non è certo con l’aumento del valore dei buoni pasto a 7 euro che si risarciscono – come sostiene invece il Comune – i dipendenti. Intanto, i ticket elettronici oggi danno vantaggi fiscali, sono più convenienti. E poi, peraltro, non ne godono tutti: vedi il personale turnista, in part time. L’amministrazione dovrebbe pure spiegare come fa a sostenere che c’è stata una riduzione della spesa complessiva per le posizioni organizzative in essere quando si passa dai precedenti 64.560 euro (indennità di posizione e precedente limite contrattuale dell’indennità di risultato (25%) agli attuali 69.411 euro (somma totale delle indennità di posizione più 15% di indennità di risultato)”. (ta)