9 Nov 2024
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La Nostra Famiglia / In attesa della busta

La Nostra Famiglia - sede di Bosisio Parini

Dalla busta paga di ottobre si capirà se l’Associazione ha proceduto con il cambio di contratto, da quello della sanità privata a quello Aris Rsa. Oggi in video assemblea il rilancio, condiviso, di un percorso unitario di lotta, anche a suon di vertenza

19 ott. – “Sempre più determinati a far valere i nostri diritti si sta concludendo la seconda Assemblea Nazionale (in meno di due settimane) non ci fermiamo, nei prossimi giorno verranno date tutte le indicazioni organizzative per incrementare e diversificare la mobilitazione”. Così sulla pagina Facebook della Rsu La Nostra Famiglia a commento della video assemblea nazionale unitaria  organizzata da Cgil Cisl Uil per fare il punto della situazione con le lavoratrici e i lavoratori dell’ente.

Dopo lo sciopero dello scorso settembre, i sindacati intraprendono un percorso multidirezionale per contrastare il passaggio al contratto Aris Rsa deciso unilateralmente dalla proprietà dell’Associazione, l’Istituto Secolare delle Piccole Apostole della Carità, e per rivendicare, invece, l’applicazione del contratto nazionale della sanità privata, rinnovato definitivamente l’8 ottobre.

Nella busta paga di ottobre, che sarà consegnata ai lavoratori il 10 novembre, si capirà se il passaggio indesiderato è avvenuto o meno. Ma intanto nelle prossime ore – forse già oggi –i segretari generali di Fp Cgil-Cisl Fp e Uil Fpl scriveranno una diffida all’Associazione a procedere in tal senso.

A maggior ragione dopo che è stato risolto il problema della copertura economica del 50% dei costi contrattuali, ora garantita dalle risorse pubbliche.

Dopodiché, se continuasse questa posizione testarda della controparte, i sindacati faranno partire una vertenza legale, gratuita per iscritte e iscritti ai sindacati confederali, e declinata – sempre in una cornice unitaria – a seconda delle casistiche che si verificassero nelle singole.

Passare al ccnl Aris Rsa non significherebbe soltanto lavorare 2 ore settimanali in più senza corrispettiva retribuzione, ma significherebbe perdita di diritti importanti e un cambio dell’inquadramento contrattuale con una perdita media di 150 euro mensili. Per questo è fondamentale tenere alta l’attenzione e fare pressione su questa partita, organizzando a livello territoriale iniziative di sensibilizzazione, presidi, flash mob, conferenze stampa, incontri con i rappresentanti delle istituzioni e della politica.

Barbara Francavilla, segretaria Fp Cgil nazionale

“Il percorso è costruito non solo sulla vertenza. Essere presenti con presidi, iniziative, dà alla Nostra Famiglia l’idea di chi siamo e dove vogliamo andare. E può essere che in questo frangente riusciamo nel cambio di rotta, a riportare l’Associazione sulla retta via” sostiene Barbara Francavilla, segretaria Fp Cgil nazionale.

Diversamente, si porrà anche un altro punto: è giusto mantenere l’accreditamento a un ente che disapplica il contratto della sanità privata? E infatti, spiega Francavilla, “ci sono Regioni che stanno bloccando gli accreditamenti. Ci sono regole e vanno rispettate, per cui credo sia normale vadano fatte le verifiche”. Se l’Associazione andrà comunque contro “noi come sempre battaglieremo” insiste la sindacalista. (ta)

[nella foto di copertina, lavoratrici e lavoratori della sede di Bosisio Parini riuniti per la video-assemblea]

Assemblea di lavoratrici e lavoratori de La Nostra Famiglia. La parola a Flavio Concil (Funzione Pubblica – FP CGIL Lecco)

Pubblicato da Cgil Lecco su Lunedì 19 ottobre 2020