29 Mar 2024
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Seconda ondata Covid-19: Regione Lombardia apra subito il confronto!

Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl Lombardia chiedono: occupazione, organizzazione, salario e tutele.

Nota unitaria sull’incontro con la Direzione Generale al Welfare di Regione Lombardia per comunicazioni urgenti sulla seconda ondata di diffusione del Covid-19

In data 21/10/2020, Regione Lombardia ha convocato le OO.SS. del comparto per comunicazioni  urgenti  in  riferimento  alla  situazione  regionale  della  diffusione  del Covid-19.

Preliminarmente ha fatto presente che rispetto alla DGR di giugno che disciplinava le modalità di intervento per la gestione della pandemia oggi si è passati dal livello 1° al livello 2° d’urgenza con circa 150 pazienti in terapia intensiva e 1200 pazienti acuti ricoverati.

Le previsioni del comitato tecnico scientifico prevedono al 31 ottobre circa 600 pazienti in terapia intensiva e 4.000 pazienti critici in ricovero.

Le Province in forte incremento sono Milano, Varese, Monza e da qualche giorno Pavia, Lodi, Como e Lecco.

Per impedire un collasso totale del sistema sono stati individuati al momento 18 ospedali hub (su un totale di 105 ospedali presenti in regione).

Regione  ha  comunicato  che  sulla  base  delle  previsioni  del  CTS,  la  giunta  regionale approverà oggi una delibera per la gestione di 200 posti letto di terapia intensiva collocati nella struttura della fiera a Milano (150) e presso la fiera di Bergamo (50).

Per ogni modulo di terapia intensiva composta indicativamente da 16 posti letto si ipotizza una equipe dedicata composta da 12 anestesisti, 40/45 infermieri oltre che personale di supporto.

La delibera prevede la stipula di convenzioni per il reclutamento del personale dalle ASST (ad eccezione di Sondalo e Mantova).

Come CGIL, CISL e UIL siamo fortemente preoccupati per la grave carenza di personale, infatti l’apertura di questi moduli comporterà il trasferimento di un numero importante di addetti che indebolendo le strutture ospedaliere già fortemente provate dalla pandemia che sta colpendo il personale sanitario.

CGIL, CISL e UIL rivendicano con forza l’apertura di un tavolo negoziale regionale per affrontare tutti i temi occupazionali, organizzativi, salariali a tutela di tutto il personale delle aziende sanitarie e sociosanitarie coinvolte nella gestione della pandemia.

Le Segreterie Regionali