19 Apr 2024
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Giustizia / I sindacati al Ministro Bonafede: “confronto ineludibile”

Russo (Fp Cgil): la freddezza istituzionale del Ministro rispetto alle lavoratrici e ai lavoratori degli uffici giudiziari è imbarazzante ancor più che mortificante

3 nov. – “Se veramente si vuole avviare e portare alla realizzazione un piano di modernizzazione dei servizi che abbatta i tempi della Giustizia allora è fondamentale rinnovare il patto con i lavoratori, riconoscere la funzione essenziale e il valore sociale del loro servizio”. Così Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa al ministro Alfonso Bonafede con la richiesta di un confronto urgente. I sindacati vogliono essere ascoltati al pari delle altre associazioni di categoria, ma al momento l’atteggiamento del guardasigilli è sgattaiolante. “Eppure anche con la pandemia le lavoratrici e i lavoratori della giustizia hanno dato prova di responsabilità, chi operando in presenza, nonostante condizioni di sicurezza non proprio adeguate alla situazione (e qui considero anche operatori che lavorano fuori dagli uffici come gli ufficiali giudiziari o gli assistenti sociali), chi misurandosi con lo smart working, nonostante le difficoltà organizzative e strumentali.  Ognuno di loro ha fatto la propria parte per garantire un servizio essenziale per il paese ma il nostro ministro non ha fatto un plissé e questa freddezza istituzionale – definiamola così – è imbarazzante ancor più che mortificante” afferma Felicia Russo, coordinatrice Fp Cgil.

Con lo smart working si è aperto un varco per avanzare più spediti verso la modernizzazione del settore? “Per il lavoro agile nella prima fase dell’emergenza sanitaria abbiamo siglato accordi, che sono da replicare in questa seconda ondata. A monte lo smart working presuppone nuovi modelli organizzativi, da affiancare a una adeguata strumentazione tecnologica e messa in rete adeguate, all’altezza dei tempi e delle richieste. Questa crisi offre anche delle opportunità alle pubbliche amministrazioni in generale, e ai servizi giudiziari in particolare visto il ritardo in cui si trovano. Cosa si sta aspettando ancora?” domanda Russo.

Da tempo i sindacati sollecitano il ministro Bonafede. L’incontro è necessario “per fare il punto sulla gestione dell’emergenza, per discutere e confrontarsi sui piani di riqualificazione del lavoro e dei lavoratori, a partire dalla piena applicazione degli accordi sottoscritti nel 2017, di un piano di occupazione straordinaria che miri alla copertura totale delle carenze in organico, della necessità di mettere risorse fresche e aggiuntive sul salario di produttività dei lavoratori, anche in relazione alla necessità di utilizzo delle risorse provenienti dal Recovery Fund da destinare al funzionamento della Giustizia”. (ta)