25 Nov 2024
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Hub Fiere di Milano e Bergamo / Accordo per reclutare i medici ospedalieri

Zecca (segretario Fp Cgil Medici Lombardia) : “prioritario condividere alcuni principi cardine su cui basare il confronto sindacale nelle prossime settimane di emergenza epidemica”

6 nov. – Mentre la pandemia corre, martedì 3 novembre è stato siglato l’accordo tra Regione Lombardia e sindacati della dirigenza medica per reclutare i medici necessari agli ospedali hub allestiti presso le fiere di Milano e Bergamo.

“Le nostre richieste sono state finalmente accolte, nella convinzione che, seppur in assenza di risorse economiche attuali, fosse prioritario condividere alcuni principi cardine sui quali basare il confronto sindacale nelle prossime settimane di emergenza epidemica” commenta Bruno Zecca, segretario Fp Cgil Medici Lombardia.

Cosa prevede l’accordo? “Intanto il criterio di volontarietà: i medici potranno in prima istanza scegliere se aderire o meno alla chiamata di Regione Lombardia e se proseguire nelle turnazioni. Queste saranno su 2 settimane, inclusi i riposi, e modulate per rendere più sostenibile l’uso dei dispositivi di protezione che nei reparti di terapia intensiva sono giustamente una bardatura indispensabile ma faticosa  – risponde Zecca -. Finito il periodo presso gli hub, il personale medico sarà sottoposto a tampone rinofaringeo”.

Parlavi di “prima istanza” rispetto alla volontarietà. In che senso? “Il numero di medici volontari potrebbe non bastare e, se così fosse, l’accordo stabilisce alcuni criteri di reclutamento, vedi l’età, la situazione familiare e la distanza casa lavoro”.

Sono previsti alloggi dedicati per questi medici? “Sì, Regione Lombardia ne ha messi a disposizione. Ma volendo si può rientrare nelle proprie abitazioni. Sono anche previsti, come da contratto nazionale, l’indennità di trasferta e il servizio mensa o ticket”.

Punti in sospeso? “La premialità Covid. L’intersindacale della dirigenza medica, come già la scorsa primavera, chiede a Regione e parlamentari lombardi di fare pressione su Roma: fossero risorse economiche nazionali o risorse proprie spendibili dalle Regioni, ci pare giusto assegnare a chi affronta in prima linea il Covid-19 un riconoscimento. L’accordo comunque prevede che, se il governo metterà mano a nuovi stanziamenti, si giungerà a una nuova intesa per il premio Covid da assegnare a tutto il personale coinvolto e in base al supporto fornito”. (ta)