24 Apr 2024
HomePubblicazioneUna legge, d’iniziativa popolare, anti nazifa

Una legge, d’iniziativa popolare, anti nazifa

Prosegue fino al 31 marzo  la campagna di raccolta firme lanciata dal sindaco di Sant’Anna di Stazzema. L’appello della Fp Cgil a iscritte e iscritti

16 mar. – “Il nostro sindacato è sempre stato in prima linea nelle battaglie di civiltà ed è per questo che invito tutte le iscritte e tutti gli iscritti alla Funzione Pubblica Cgil a recarsi presso il proprio comune di residenza per sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare NORME CONTRO LA PROPAGANDA E LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI INNEGGIANTI A FASCISMO E NAZISMO E LA VENDITA E PRODUZIONE DI OGGETTI CON SIMBOLI FASCISTI E NAZISTI’ promossa dal sindaco di Stazzema Maurizio Verona”. Così Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil, rilancia tra tesserate e tesserati Cgil la campagna di sottoscrizione affinché si arrivi a una legge per contrastare le nuove e pericolose onde nere.

La proposta è stata depositata in Cassazione il 19 ottobre 2020, le 50mila firme minime per poterla portare in Parlamento sono state superate nelle scorse settimane ma si va tenacemente ‘ancora e sempre’ avanti fino al termine fissato al prossimo 31 marzo.

“Siamo di fronte a nuovi razzismi, nazionalismi, sovranismi che attraverso il ripudio della memoria e revisionismo storico aggrediscono principi e valori della nostra Costituzione, fondamento della democrazia” sostiene Sorrentino, sottolineando il ruolo da antagonista dell’organizzazione che dirige: “Siamo Funzione Pubblica e esercitiamo la nostra Funzione Partigiana. Sempre a difesa della democrazia, contro ogni fascismo, orientati dalla costituzione. Il nostro impegno deriva dai valori della resistenza, dalla nostra strenua difesa dei diritti e della libertà delle persone, contro ogni forma di oppressione, violenza, discriminazione”.

All’appello si aggiunge Manuela Vanoli, segretaria generale della Fp Cgil Lombardia: “Abbiamo avuto modo di denunciare anche di recente, attraverso i nostri canali di comunicazione, gravi episodi accaduti nella nostra regione e anche nella nostra attività. Dalla discriminazione razziale subita da Georges Christian, già dirigente sindacale della nostra categoria, nella stazione comasca di Luisago, a Faccetta nera cantata nelle incursioni alle assemblee sindacali on line a Bergamo, nell’ambito della campagna unitaria ‘Rinnoviamo La Pa’. Per noi l’impegno ad agire per affermare nel concreto, tutti i giorni, i principi della nostra Costituzione è e sarà costante. Serve una svolta culturale a questo paese e serve sì, anche una legge che nascendo dalla partecipazione delle cittadine e dei cittadini, dia un valore ancora più forte al messaggio della democrazia, della libertà e dell’antifascismo”.