24 Apr 2024
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Cremona a corto di medici di base

La denuncia di Cgil e Funzione pubblica Cgil locali. Per Sabrina Negri, segretaria Fp, questa carenza  pone tre problemi: per i medici di medicina generale sovraccarichi, per la popolazione, per il personale ospedaliero provato dal Covid. “Il tema va posto con assoluta urgenza a Regione: servono rinforzi per il nostro territorio”

1 apr. – Nella provincia di Cremona mancano 62 medici di base. Se il dato lo rende noto Regione Lombardia, pubblicando sul Bollettino Ufficiale gli ambiti territoriali carenti di medicina generale e di pediatria di libera scelta, a lanciare l’allarme sono Cgil e Fp Cgil locali: “E’ una questione che avanziamo a carattere d’urgenza alla Direzione di Ats Valpadana; intendiamo comprendere qual è il livello d’interlocuzione con Regione Lombardia e quali strumenti intendono attivare per coprire quanto prima i medici necessari” scrivono, sottolineando come la situazione sia “estremamente grave”.

“La medicina di prossimità è in deficit da tempo, come la sanità territoriale, tagliata in risorse umane ed economiche negli anni come scelta di un disegno preciso: concentrare negli ospedali, e con il 40% dell’offerta in mano ai privati, la presa in carico della salute delle persone. È così, ad esempio, che non trovando adeguate risposte sul territorio, cittadine e cittadini hanno cominciato ad affollare i pronto soccorso – afferma Sabrina Negri, segretaria generale Fp Cgil Cremona -. La pandemia ha mostrato, una volta di più, come un sistema sanitario del genere non possa reggere: le lunghe liste di attesa sono al momento bloccate perché non ci sono spazi né tempi per curare altre malattie oltre al Covid-19”.

La carenza di medici di famiglia è preoccupante . “Sono già in pochi, hanno fino a 1500 cittadini da seguire e l’Ats non dà una mano. Ad esempio, in che condizioni lavorano i medici di base nel cremasco, quando mancano 18 colleghi su un ambito di più di 30 comuni? E i fabbisogni di salute trovano tutti risposta e come? Il problema è triplo: per queste professionalità che rischiano di scoppiare, per la popolazione, e per gli ospedali il cui personale a ranghi ridotti è troppo provato dalle grandi fatiche di questa emergenza sanitaria come, ahinoi!, qui sappiamo bene – commenta la sindacalista -.Il ruolo della medicina generale è importantissimo, a maggior ragione in questa fase, per pazienti fragili, malati anziani e cronici. E, naturalmente, non solo. Il tema va posto con assoluta urgenza a Regione: servono rinforzi per il nostro territorio”. (ta)