Panella (Fp Cgil Pavia): l’accordo dei sindacati confederali con quattro comuni del consorzio sancisce punti di rivendicazione della categoria
20 apr. – Sabato scorso, il 17 aprile, all’ultima assemblea dei soci, è stato presentato un progetto, approvato poi a maggioranza, per il salvataggio del Clir di Parona, il consorzio che opera nel settore dei rifiuti in bilico per debiti di qualche milione di euro.
Intanto, a far cambiare piega a una situazione difficile, come spiega Riccardo Panella, segretario Fp Cgil Pavia, ha contribuito anche l’accordo che Cgil Cisl Uil pavesi hanno siglato con quattro comuni consorziati, cioè Mede, Mortara, Dorno e Sannazzaro de’ Burgondi, “che sancisce tre punti che come categoria portiamo avanti dall’inizio di questa vertenza. Il primo è che la gestione dei rifiuti resti dentro il pubblico, anche al fine di contrastare illegalità e criminalità organizzata. Il secondo è la tutela della buona occupazione, con le clausole che vincolano all’applicazione del contratto di settore dell’igiene ambientale. Il terzo è migliorare la qualità del servizio in un’ottica di crescita e riuso dei rifiuti attraverso la partecipazione dei comuni. Il tema della tassazione locale sta dentro questo percorso, che tenga conto anche delle fasce di popolazione che sono in condizioni di difficoltà”.
Il sindacalista auspica che l’accordo divenga ora “patrimonio anche delle altre amministrazioni comunali per evitare che la raccolta dei rifiuti si frammenti e passi da una gestione pubblica a una privata.
Del Clir facevano parte una quarantina di comuni lomellini (nel frattempo qualcuno è uscito dal consorzio) e i dipendenti sono una cinquantina, inclusi i 15 amministrativi. Da mesi i sindacati si battono per tutelare la società e le sue lavoratrici e lavoratori. “Non ci siamo mai arresi, credendo, di fronte alla possibile messa in stato di liquidazione del consorzio, nell’alternativa di un piano di risanamento o di una nuova società che potesse mantenersi nel perimetro pubblico – sottolinea Panella -. Questo accordo intanto è un bel passo avanti. Inoltre – continua – da subito abbiamo monitorato la situazione e continueremo a farlo, anche rispetto al progetto approvato di cui non conosciamo i dettagli se non la fattibilità di un futuro per il Clir”. (ta)