Creston (Fp Cgil Lombardia): “Alle lavoratrici e ai lavoratori del Ssr vanno riconosciute risorse aggiuntive, extra fondi contrattuali”
30 nov. 2021 – Il Covid rialza la testa, riempiendo gli ospedali lombardi e facendo risalire il numero delle persone decedute. I sindacati, che mai hanno smesso di chiedere risorse umane ed economiche per il sistema sanitario regionale, per l’ennesima volta chiamano in causa i vertici di Palazzo Lombardia chiedendo un confronto urgente perché non riaccada quanto già drammaticamente avvenuto.
“Di nuovo il personale viene chiamato a intensificare gli sforzi per incrementare le vaccinazioni e assistere malati covid distogliendo la dovuta attenzione a tutti gli altri pazienti che necessitano di cure, oppure cercando di garantire entrambi ma sempre con gli stessi operatori. Tutto questo naturalmente senza alcun preavviso. Ma il sistema sanitario non è né l’esercito né la protezione civile – denunciano le categorie regionali di Cgil Cisl Uil -. Tante promesse, tante pacche sulle spalle, tanti encomi a beneficio di stampa e TV sotto la luce mediatica, ora spente le telecamere, i lavoratori della sanità lombarda si ritrovano con lo stesso trattamento indecoroso!”.
Per il segretario Fp Cgil Lombardia Gilberto Creston, “è gravissimo che, con il 2021, alle lavoratrici e ai lavoratori del sistema sanitario regionale non solo non siano state riconosciute delle premialità aggiuntive a fronte delle prestazioni rese in un contesto che ha mantenuto un elevatissimo carico di lavoro e di stress, tra le ondate pandemiche e le cure da recuperare, ma si è pure attinto dai loro fondi contrattuali da tempo prosciugati. Regione dovrebbe essersi vaccinata a non ripetere gli errori precedenti, il nostro richiamo di fronte a questa quarta ondata è perché faccia tesoro dell’esperienza vissuta, dando il giusto valore alle operatrici e operatori della sanità”.