Operatrice socio sanitaria all’ospedale di Esine, vorrebbe un salto di qualità professionale per la figura di oss
Lucia Camplani, 53 anni, lavora da operatrice socio sanitaria nell’ospedale di Esine, adibita al reparto Covid.
“Il prossimo marzo saranno 12 anni che sono assunta nella Asst Valcamonica, al reparto Medicina, diventato Covid negli ultimi due anni. Mi trovo bene, mi piace lavorare e partecipo con entusiasmo alla vita del reparto – afferma Camplani, che si candida per la Fp Cgil alle elezioni Rsu del 5-6-7 aprile prossimi -. Mi piace molto, sul piano organizzativo, condividere le mie conoscenze con le colleghe che iniziano.
Perché ti candidi con Fp Cgil e quali sono i tuoi primi obiettivi? “Credo nei valori di questa organizzazione sindacale, li pratico e voglio fare la mia parte nel diffonderli. Per quel che riguarda la mia specifica attività, con l’arrivo della pandemia abbiamo risentito per le carenze di organico e, come credo sia stato un po’ in tutti gli ospedali, si è dovuto andare incontro alle esigenze di coprire i turni. Avere adeguato personale è una rivendicazione legittima e l’utilizzo di contratti a tempo determinato dovrebbe essere superato attingendo alle liste dei concorsi. In questo periodo – aggiunge – abbiamo dovuto metterci in gioco sia perché è cambiata l’organizzazione del reparto e del lavoro sia sul piano personale per il carico emotivo che abbiamo vissuto attraverso le storie dei nostri pazienti. È stata dura e le condizioni in cui si opera fanno la differenza. Per questo credo ci sia anche bisogno di qualificare e motivare di più le operatrici e gli operatori, con, ad esempio, una comunicazione più rispettosa e non che cade dall’alto senza preavviso, come, tra gli altri, per gli spostamenti di reparto. Inoltre – prosegue – vorrei un salto di qualità professionale per la figura dell’oss, oltre che una offerta migliore per i pazienti, visto che il pubblico, messo alle corde da tanti anni di tagli, sta soffrendo un po’, a tutto vantaggio del privato. Con il Covid che ha dato l’ultima mazzata alla sanità pubblica. Io voglio impegnarmi per cambiare le condizioni di tutti, di chi lavora e di chi fruisce del servizio. Voglio partecipare attivamente, se sarò eletta, sia agli incontri Rsu che alle trattative, così da portare la voce delle persone che vorranno avere fiducia in me”.
Uno dei tuoi sogni? “Un mondo con più equità”.