Coordinatore tecnico dell’unità di microbiologia e virologia, è delegato storico. “Sempre dalla parte dei diritti, delle tutele e della valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori”
Pasquale Piemontese, 58 anni, è delegato storico Rsu per la Fp Cgil di Pavia al Policlinico San Matteo, dove fa il coordinatore tecnico dell’unità di microbiologia e virologia. Anche per le prossime elezioni, dal 5 al 7 aprile, si ricandida.
“Abbiamo passato un momento durissimo anche in questa terza ondata pandemica – racconta -. Non solo con tamponi che arrivavano a valanga, ma anche con tante lavoratrici e lavoratori a casa in malattia per il Covid. Queste assenze, unite alle carenze di personale, hanno pesato molto sui carichi di lavoro. Il tema delle assunzioni in sanità è centrale e bisogna tradurlo in realtà. La qualità del servizio erogato ai cittadini passa anche dalle condizioni di lavoro degli operatori. Il San Matteo è un grande ospedale, solo nel comparto ci sono circa 2800 dipendenti, vogliamo poter lavorare bene”.
Perché ti ricandidi con Fp Cgil? “Sono da 30 anni in Cgil e dal 1998 sono sempre stato eletto nella Rsu del San Matteo e per me candidarmi è una sfida con me stesso, oltre che sindacale – risponde Piemontese -. Ho sempre avuto voti che vanno oltre gli iscritti, cioè anche dai simpatizzanti Cgil, e questo perché conoscono me e la serietà della nostra organizzazione sindacale. In questi anni di pandemia siamo riusciti comunque a firmare un accordo per il passaggio di fascia di 530 dipendenti e un accordo sulla banca ore per il recupero o il pagamento delle ore straordinarie in automatico. Ora voglio lavorare perché ci sia il passaggio di fascia anche per le lavoratrici e i lavoratori rimasti esclusi e perché ci siano progetti che coinvolgano più persone, in modo che abbiano poi il giusto riconoscimento economico. Insomma, sempre dalla parte dei diritti, delle tutele e della valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Uno dei tuoi sogni? “Vedere finalmente affermare la giustizia sociale”.