“Voglio impegnarmi per tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Ersaf, a partire dal riconoscimento e dal rispetto che meritano. Precari storici inclusi, ne sento sulla pelle la frustrazione e il disagio”
Agata Scudo, 34 anni, è appassionata di cammini ed ecologia e non a caso lavora nei boschi.
“Sono dipendente Ersaf dal 2020, nella sede di Lecco, nel ruolo di tecnico forestale per le foreste della Lombardia. Mi occupo di tante cose, dalla sentieristica e la biodiversità alla gestione degli alpeggi e dei fabbricati – afferma -. Quando lavoro da Milano, in ufficio, faccio indagini su varie questioni. Ad esempio, l’ultima, sui danni che i grandi ungulati e carnivori procurano agli alpeggiatori. Sento un po’ tutti i soggetti coinvolti e i colleghi della faunistica e poi faccio un report per fare dare dei contributi economici agli alpeggiatori danneggiati”.
Perché ti candidi con la Fp Cgil? “Voglio impegnarmi per tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Ersaf, a partire dal riconoscimento e dal rispetto che meritano. Ci sono problemi di comunicazione tra dipendenti e direzione aziendale, ad esempio, per cui sembra che contiamo poco e le decisioni vengono prese in modo arbitrario, senza coinvolgerci. Vorrei un migliore dialogo tra tutte le figure professionali, dall’operaio al direttore. Un’altra questione, scandalosa, – aggiunge – riguarda i precari storici del nostro ente, persone che anche da 20 anni hanno un contratto da 1 a 3 anni e vivono questa situazione con disagio e frustrazione. Le sento sulla mia pelle, queste sensazioni, ed è brutto lavorare in uno stesso ruolo a disparità di condizioni, trattamenti e tutele”.
Un tuo sogno? “Vorrei un mondo più ecologico, non solo dal punto di vista della natura ma anche a livello umano”.