Guglielmo e Moretto (Fp Cgil): Più coerenza e rispetto del ruolo degli ispettori del lavoro, l’Inl deve poter funzionare al meglio per un mondo del lavoro più sano
28 feb. 2022 – Sempre più gravi carenze di organico e carichi di lavoro in più. Oltre alla beffa della mancata indennità, conferita invece agli altri lavoratori e lavoratrici ministeriali. È un fronte caldo quello dei dipendenti dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, con una manifestazione a Roma indetta per il 4 marzo e lo sciopero nazionale un paio di settimane dopo (il 18, dopo lo spostamento voluto dalla Commissione di garanzia).
Intanto, nel Paese, si alternano le iniziative locali. Questa mattina, ad esempio, si è tenuto un presidio a Varese, davanti all’Ispettorato territoriale di via Sanvito Silvestro. Dove operano 27 persone invece del centinaio da cui si dovrebbe partire per svolgere correttamente l’attività su un’area di circa 60mila imprese.
Domenico Guglielmo, coordinatore provinciale per la Fp Cgil varesina, punta il dito sull’esclusione degli ispettori del lavoro dalla bozza del Decreto del Presidente dei Ministri che prevede di armonizzare le indennità di amministrazione delle lavoratrici e lavoratori pubblici (dai 1500 ai 2500 euro lordi l’anno). “Chiediamo al Ministro più coerenza e rispetto verso il ruolo svolto dagli ispettori del lavoro, se si vogliono davvero potenziare le funzioni dell’Inl, dalla verifica dei protocolli Covid alla sicurezza sul lavoro” afferma Guglielmo.
Per la segretaria generale Fp Cgil Varese Gianna Moretto, “Abbiamo urgenza di un mondo del lavoro sano e per renderlo tale occorrono le giuste risorse, economiche e umane, e i più adeguati strumenti. L’Inl deve poter funzionare al meglio per assolvere ai suoi compiti di vigilanza, di contrasto alle illegalità, al lavoro nero, di prevenzione delle morti e infortuni sul lavoro, e per una concorrenza leale tra imprese. Cosa si aspetta a dare le giuste cure a questo nostro Paese?”.