Creston (Fp Cgil): “Monitoreremo con molta attenzione l’andamento di questa sperimentazione a garanzia dei diritti delle lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini”
30 apr. 2022 – “Prestazioni aggiuntive finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa e al recupero delle prestazioni arretrate” è, come spiega Gilberto Creston, segretario della Fp Cgil Lombardia, il tema principale discusso all’incontro di mercoledì 27 aprile tra Regione e sindacati di categoria in relazione alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto sanità.
Dopo il fermo di tanti servizi sanitari per l’arrivo della pandemia, Regione Lombardia ha avviato una sperimentazione per “un ampliamento dell’offerta di prestazioni sanitarie ambulatoriali nei giorni festivi, nella fascia oraria pomeridiana dei giorni prefestivi e nella fascia oraria serale dei giorni feriali”, come prevede la delibera XI/6279 dell’11 aprile 2022. Si parte con il mese di maggio e per un anno intero.
“Abbiamo particolarmente insistito affinché la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori sia effettivamente su base volontaria e abbiamo posto il problema relativo alla garanzia delle 11 ore di riposo e delle ferie – sottolinea Creston -. Abbiamo poi chiesto di quantificare a 50 euro l’ora, e fuori orario di lavoro, le 12 ore settimanali per queste prestazioni aggiuntive effettuate dal personale sanitario interessato”.
Il sindacalista evidenzia anche che sull’applicazione della delibera regionale andranno aperti tavoli aziendali “che potranno verificare le modalità di coinvolgimento di altre professionalità e i relativi trattamenti economici. Monitoreremo con molta attenzione l’andamento di questa sperimentazione a garanzia dei diritti delle lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini”, aggiunge.
Dal canto suo la Direzione Generale Welfare, racconta Creston, “ha ribadito che queste prestazioni sono volontarie e/o in alternativa ad assunzioni a tempo determinato per portare avanti la sperimentazione, per cui stanno anche valutando come affrontare il vincolo delle 11 ore di riposo”.
All’incontro si è accennato anche alle risorse aggiuntive regionali 2022, cui sarà dedicato un tavolo il prossimo 1° giugno. “Per quanto ci riguarda, abbiamo riaffermato che le quantità economiche delle Rar non dovranno ridursi rispetto a quanto stanziato lo scorso anno – precisa il dirigente sindacale -. E, per quanto concerne il passaggio del personale dei dipartimenti cure primarie dalle Agenzie di tutela salute alle Aziende socio sanitarie territoriali (avverrà dal 1° gennaio 2023 e i sindacati sono in attesa della proposta di Regione – ndr) siamo chiari da subito: tutte le lavoratrici e i lavoratori dovranno essere garantiti e tutelati rispetto alle condizioni di lavoro e ai loro diritti”.