Venerdì 20 maggio, in presenza e da remoto, l’assemblea per ratificare l’intesa. Moriello e Meazzi (Fp Cgil Brescia): “La trattativa è stata dura e lunga ma l’accordo raggiunto risponde a molte delle richieste che le lavoratrici e i lavoratori ci hanno rappresentato in questi anni”.
14 mag. 2022 – Siglata a Brescia l’ipotesi di accordo del contratto provinciale delle Cooperative Sociali.
“La trattativa è stata difficile ed è durata nove mesi, ma ora finalmente, dopo quello del 2016, le lavoratrici e i lavoratori hanno avuto il rinnovo contrattuale e venerdì 20 maggio sono chiamati a dargli in via libera” racconta Roberta Meazzi, segretaria della Fp Cgil Brescia.
L’assemblea per confermare l’ipotesi del 12 maggio sarà presso la sede Cisl di via Altipiani d’Asiago 3 dalle ore 17, ma si potrà votare anche da remoto.
“Come FP Cgil Brescia esprimiamo un giudizio positivo sull’accordo raggiunto che risponde a molte delle richieste che le lavoratrici e i lavoratori ci hanno rappresentato in questi anni. Il premio territoriale di risultato (Ptr) ha preso il posto dell’elemento retributivo territoriale che peraltro non è stato più assegnato dal 2019. Il Ptr, erogato a partire dal 2023, avrà un importo tra 470 a 520 euro – afferma Vincenzo Moriello, segretario generale della categoria territoriale -. E, rispetto alle difficoltà vissute con la pandemia, nel 2022 sarà riconosciuto, alle lavoratrici e ai lavoratori in essere alla firma di questo contratto, un premio di resilienza di 400 euro, in 2 tranche: 150 euro a maggio e 250 euro a settembre”.
Oltre alla parte economica, Meazzi e Moriello sintetizzano altri punti normativi salienti di questo integrativo provinciale, in cui “è stato introdotto uno strumento di contrasto al lavoro irregolare, viene stabilito che gli spostamenti in orario di lavoro contrattualizzato sono a tutti gli effetti da conteggiare in esso, vengono aumentati a 3 giorni i permessi per lutti familiari, sono state estese le condizioni di accesso per il diritto allo studio. E, ancora, con l’uso del mezzo personale per ragioni di servizio, è stato incremento il rimborso chilometrico e prevista la possibilità di copertura assicurativa a carico della cooperativa. Altro tema importante è quello degli appalti – aggiungono –. Non solo è previsto un monitoraggio periodico sui bandi di gara coinvolgendo anche i committenti, ma vengono anche migliorate le tutele per le lavoratrici e i lavoratori nei cambi di appalto”.
Sui tempi di vestizione e vestizione? “Manutenzione e lavaggio degli abiti da lavoro (i dispositivi di protezione individuale) saranno in capo alla cooperativa. Dove è obbligatorio l’uso delle divise, saranno riconosciuti 14 minuti retribuiti all’interno dell’orario di lavoro” rispondono i due sindacalisti.
Il contratto prevede la banca ore e le ferie solidali? “Sì. La prima sarà avviata in via sperimentale per le figure che operano in quei servizi dove il rischio di assenze dell’utenza è maggiore, per evitare accumuli di debito orario. Mentre le ferie solidali sono su base volontaria, cioè ogni lavoratore potrà donare fino a 5 giorni delle sue ferie a colleghi che, per malattie gravi e prolungate terapie, rischiano il licenziamento per superamento del periodo di comporto”.
Soddisfatti per un accordo che coinvolge 16.400 lavoratrici e lavoratori della cooperazione sociale, Meazzi e Moriello sottolineano un ultimo obiettivo raggiunto: “Affrontata, finalmente, al tavolo di trattativa la questione degli operatori scolastici, è stata introdotta la figura dell’educatore scolastico, senza titolo in D1 e con titolo in D2. Si apre così la possibilità di un giusto riconoscimento di queste figure professionali, messo nero su bianco in una dichiarazione congiunta all’accordo”.