Durante il presidio unitario, una delegazione sindacale ha incontrato le Centrali Cooperative. Isa Guarneri (Fp Cgil Milano), Vera Addamo (Fp Cgil Ticino Olona) e Matteo Villa (Fp Cgil MB): “Chiediamo un contratto dignitoso per tutte le lavoratrici e i lavoratori e quindi una proposta migliore di quelle ricevute lungo questi 16 mesi di trattative”
19 mag. 2022 – Il presidio unitario in via Jenner a Milano è durato fino a conclusione dell’incontro chiesto dalla delegazione sindacale alle Centrali Cooperative.
A sintetizzare la giornata di mobilitazione per rivendicare il rinnovo del contratto integrativo per decine di migliaia di dipendenti delle cooperative sociali di Milano, territorio del Ticino Olona incluso, e Monza Brianza, le categorie provinciali della Fp Cgil.
“Il presidio è riuscito, è stata una bella mattinata, con tante lavoratrici e lavoratori determinati a fare valere i loro diritti” raccontano Isa Guarneri (Fp Cgil Milano), Vera Addamo (Fp Cgil Ticino Olona) e Matteo Villa (Fp Cgil Monza Brianza).
L’incontro com’è andato? “È stato interlocutorio. Le parti datoriali si sono impegnate a mandarci a stretto giro una nuova proposta, visto che quella precedente aveva per noi diversi aspetti inaccettabili. In attesa della loro riformulazione non sospendiamo però le nostre iniziative, che, dopo lo stato di agitazione, potrebbero anche culminare nello sciopero di settore: il contratto provinciale è fermo al 2007, il rinnovo del contratto nazionale è del 2019, il tempo passa e i diritti economici e normativi restano al palo”.
I punti principali delle vostre richieste? “Ristoro economico del pregresso, anche come riconoscimento di quanto si sono spesi lavoratrici e lavoratori durante la pandemia; premio territoriale con criteri concordati; riconoscimento dei tempi di vestizione/vestizione; banca ore; meno flessibilità sia rispetto all’orario di lavoro sia rispetto alle deroghe peggiorative al ccnl avanzate dalle parti datoriali per i tempi determinati. Chiediamo un contratto dignitoso per tutte le lavoratrici e i lavoratori e quindi una proposta migliore di quelle ricevute lungo questi 16 mesi di trattative”.