29 Mar 2024
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Spedali Civili di Brescia / Come riprendersi il diritto alle ferie

Moriello (Fp Cgil): “Non serve avere una pianta organica con numeri astratti ma calata nelle situazioni effettive. Serve un piano straordinario di assunzioni, per un potenziamento concreto e a garanzia della tenuta di un servizio di qualità”

6 giu. 2022 – “Servirebbe maggiore sensibilità da parte dei decisori pubblici e dei dirigenti ospedalieri per conciliare vita e lavoro degli operatori sanitari. La FP Cgil si batte in primo luogo per un piano straordinario di assunzioni per garantire un servizio pubblico di qualità e il rispetto dei diritti di lavoratrici e lavoratori”. Vincenzo Moriello, segretario generale Fp Cgil Brescia, via Facebook rilancia l’intervista rilasciata al quotidiano Brescia oggi rispetto alle carenze di personale agli Spedali Civili. Questione ormai cronicizzata e comune a tutta la sanità lombarda.

La denuncia di Moriello riguarda nello specifico, in vista del periodo estivo, l’arretrato di ferie non godute, anche di oltre 30 giorni, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.

“Le due settimane consecutive di ferie sono un diritto previsto dal contratto nazionale ma quest’anno il personale farà in sostanza dieci giorni. I reparti verranno accorpati, come al solito, per ottimizzare le risorse umane a disposizione ma anche questa operazione presenta una sua criticità laddove il personale infermieristico spostato si trova di fronte a patologie di cui non ha esperienza. La garanzia di cure di qualità è esito di diverse componenti. Senz’altro avere operatrici e operatori in numero adeguato e al posto giusto fa la differenza” spiega Moriello.

Le carenze di organico peraltro investono un po’ tutte le professionalità. “Sì e continuiamo a denunciarlo. Gravissimo che siano coinvolti anche servizi di emergenza come i pronto soccorso. Agli Spedali Civili si è fatto ricorso a cooperative di medici per tamponare le assenze, che comunque interessano anche gli infermieri. Va rilevato che anche chi lavora negli ospedali si ammala, fisicamente e psicologicamente. Lo stress è tanto, come i carichi. Gli ultimi anni, con il Covid, sono stati poi particolarmente duri. E chi ci cura non è un super eroe ma sono persone in carne e ossa, come tutti. Anche le lavoratrici e i lavoratori della sanità hanno diritto a stare bene e ad avere condizioni di lavoro dignitose e al benessere lavorativo. Per loro e per gli altri”.

L’amministrazione che dice? “L’abbiamo incontrata diverse volte in queste settimane e afferma di avere potenziato gli organici. Ma potenziare non basta se l’organizzazione dei servizi continua a scaricarsi sulle lavoratrici e i lavoratori che non possono permettersi di organizzare, viceversa, anche la loro vita. Da questo punto di vista come Fp Cgil abbiamo posto con forza il tema di più democrazia e partecipazione: soluzioni condivise oltre a essere più funzionali all’efficienza e all’efficacia dei servizi aiutano a migliorare il clima lavorativo, a rafforzare la mission e a rinvigorire una solidarietà tra lavoratori che ultimamente, a causa delle tante difficoltà, si sta un po’ affievolendo”.

Moriello chiude con una serie di domande alla Asst: “Perché non ci risponde compiutamente su quante nuove assunzioni sono state fatte? Perché non ci dà i numeri del personale che si è ammalato o di quello che, con limitazioni fisiche, non può svolgere tutte le attività o ha bisogno di avere vicino un altro collega? Non serve avere una pianta organica con numeri astratti ma calata nelle situazioni effettive. E qui torniamo al discorso di prima sul potenziamento di personale. Serve un piano straordinario di assunzioni, per un potenziamento concreto e a garanzia della tenuta di un servizio di qualità”.