23 Apr 2024
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Asst Pavia / Fp Cgil: giusto e necessario coinvolgere e motivare le lavoratrici e i lavoratori

La sindacalista Patrizia Sturini sulle carenze di organico all’azienda socio sanitaria acuite da un’emorragia di professionalità dovute alle condizioni di lavoro peggiorate

22 giu 2022 – “Le risorse umane sono il più importante patrimonio dell’Amministrazione, ne costituiscono la forza, l’efficacia, l’intelligenza, la reputazione e la prospettiva”. Così Patrizia Sturini, Fp Cgil Pavia, nella seconda lettera inviata alla Asst, per ribadire la necessità di coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori, con le loro rappresentanze, sull’organizzazione del lavoro e gli obiettivi aziendali.

Il lavoratore non è un numero che stabilisce i fabbisogni. Se Asst Pavia decide, ad esempio, di accorpare dei reparti e di spostare del personale, cambiando i turni, deve informare le organizzazioni sindacali e le lavoratrici e i lavoratori coinvolti, che hanno anche una vita personale da regolare. Altrimenti, vedendosi trattare come mere pedine, non sentendosi riconosciuti, se ne vanno, soprattutto i giovani. E non è proprio il caso, visto la drammatica carenza di organici che c’è, dai medici agli infermieri, per citare solo due categorie professionali” afferma Sturini.

La sindacalista della Fp Cgil ricorda l’allarme lanciato nel 2019 sulla carenza infermieristica e medica, quando non c’era ancora la pandemia ma già mancava una programmazione sul piano occupazionale. “Tre anni fa queste professionalità si attingevano dal privato. Oggi il mancato reclutamento è legato al fatto che di queste figure non se ne trovano più ma intanto, nonostante gli innesti per fare fronte al Covid, l’emorragia di personale peggiora, viste le pessime condizioni di lavoro, i carichi di lavoro troppo pesanti. C’è chi va nel privato, dove ottiene anche trattamenti economici migliori, e chi, con l’occasione del concorso pubblico, rientra al Sud. Occorre capire quanto prima – ragiona Sturini – che riconoscere il valore delle professionalità non è solo doveroso rispetto ma anche funzionale alla tenuta del sistema. Le lavoratrici e i lavoratori vogliono sentirsi parte di un processo e bisogna motivarli: saranno felici del loro lavoro, più produttivi e più propensi a rimanere in azienda senza cercare altre opportunità”.