22 Nov 2024
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Precari ricerca sanitaria / Il 28 giugno presidio interconnesso a Roma

Continua la mobilitazione della Fp Cgil per la stabilizzazione delle ricercatrici e ricercatori a tempo determinato negli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) e negli Izs (Istituti zooprofilattici sperimentali). Il coordinatore lombardo Evangelista: “Parlamento e Governo paiono insensibili a questa iniquità. Noi che ‘Ricerchiamo stabilmente’, per tutte e tutti, tutti i giorni, continueremo a lottare per le stabilizzazioni, la valorizzazione, la definizione delle dotazioni organiche, l’istituzione del ruolo della dirigenza per il personale della ricerca e dei collaboratori alla ricerca”

24 giu. 2022 – “I Ricercatori e i Collaboratori di Ricerca si troveranno con un presidio a Roma il 28 giugno sotto la sede del Ministero della Salute e in tutti gli Irccs e Izs dove verranno organizzate assemblee e faranno sentire forte la loro voce. Il nostro Paese non ha un futuro se non investe stabilmente e subito nella Ricerca”. La manifestazione, targata Fp Cgil, si terrà dalle ore 11 alle 13, e vi si collegheranno in streaming le ricercatrici e i ricercatori sanitari precari dalle assemblee in corso in simultanea.

“La nostra mobilitazione continua, con in corso la legge delega di riordino degli Irccs, prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, e in vista della prossima legge di bilancio, affinché si assumano finalmente a tempo indeterminato 1300 professionalità altamente qualificate, formate con risorse pubbliche e operative nel Servizio sanitario nazionale ma con rapporto precario anche da 30 anni – afferma Alberto Evangelista, coordinatore Fp Cgil Lombardia e componente del coordinamento nazionale Irccs e Izs Fp Cgil -. Quando, con la legge di bilancio 2018 (L. 205/2017), è stata istituita la cosiddetta ‘piramide della ricerca’, cioè i 5 anni più 5 anni a tempo determinato, per poi arrivare con la previsione (ottimistica) di una possibile stabilizzazione, anche nei ruoli dirigenziali, le ricercatrici e i ricercatori erano 1800. In pochi anni se ne sono persi 500, più di un quarto, a vantaggio di aziende ed enti, anche della sanità privata, italiani o esteri. Che spreco, che occasione perduta, da un lato, e che vergogna per questo ingiustificabile permanere nella precarietà, dall’altro!”.

Evangelista rinnova lo sdegno per l’impari trattamento ricevuto da queste lavoratrici e lavoratori, anch’essi spesso In prima linea contro il Covid, rispetto agli altri precari del Ssn cui è stato ridotto a 18 mesi il periodo per poter arrivare, con la legge Madia, alla stabilizzazione. “La Cgil ha fatto pressing sulla politica, presentando emendamenti per cambiare le norme ma Parlamento e Governo paiono insensibili a questa iniquità. Noi che ‘Ricerchiamo stabilmente’, per tutte e tutti, tutti i giorni, continueremo a lottare per le stabilizzazioni, la valorizzazione, la definizione delle dotazioni organiche, l’istituzione del ruolo della dirigenza per il personale della ricerca e dei collaboratori alla ricerca. È una causa giusta, da vincere”.

Volantino