Oggi secondo presidio unitario contro la decisione dell’Azienda di Tutela della Salute di accorpare a Monza le sedi territoriali del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Ornago, nel vimercatese, e Desio. Callegari (Fp Cgil): “Scelta sbagliata e a Monza c’è il radon. La salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori sono una priorità, come la tenuta di un servizio efficiente di prossimità per le cittadine e i cittadini”
6 lug. 2022 – Questa mattina, davanti all’Ats Brianza, Cgil Cisl Uil e le categorie della funzione pubblica hanno organizzato un presidio unitario per ribadire la propria contrarietà all’accorpamento a Monza del servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Psal) e la chiusura delle sedi territoriali di Ornago, nel vimercatese, e Desio.
Già lo scorso marzo, Rsu e organizzazioni sindacali, avevano criticato questa scelta che “rischia di compromettere la tempestività e l’efficacia degli interventi in un ambito particolarmente delicato come quello degli infortuni sul lavoro”.
Fausto Callegari, segretario Fp Cgil Monza Brianza e coordinatore della Rsu in Ats, racconta che “quello di oggi è il secondo presidio dopo quello del 10 marzo, che aveva portato a un confronto con la politica locale che però non è riuscita a fare ritirare il provvedimento. Il fatto è doppiamente grave visto che nella sede di Monza, oltre a condizioni logistiche insalubri, c’è il radon, un gas radioattivo, che in alcuni locali supera di 5 volte i livelli minimi consentiti ed è già intervenuto l’Ispettorato del Lavoro. La salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori sono una priorità – aggiunge il sindacalista -, come la tenuta di un servizio efficiente di prossimità per le cittadine e i cittadini. La nostra protesta andrà avanti fino a quando Ats capirà, finalmente, e tornerà sui suoi passi”.