16 Sep 2024
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Sanità pubblica lombarda: firmato l’accordo sulle stabilizzazioni del personale Covid

Creston (Fp Cgil): “L’accordo dovrà comunque essere verificato nella sua applicazione anche attraverso incontri e monitoraggi a livello territoriale e aziendale”

5 ott. 2022 – “L’accordo è importante, va a concludere il percorso delle stabilizzazioni del personale del servizio sanitario regionale avviato con l’intesa dello scorso marzo sull’applicazione della legge Madia (124/2015)”. Gilberto Creston, segretario Fp Cgil Lombardia, facendo sintesi dell’incontro del 4 ottobre tra la Direzione generale al Welfare della Regione e i sindacati, valorizza soprattutto il “buon risultato” dell’accordo con cui “dalle prossime settimane, dai prossimi mesi, le aziende procederanno a stabilizzare le lavoratrici e lavoratori del comparto della sanità pubblica che, con l’arrivo del Covid, erano stati assunti a tempo determinato”

Quante persone coinvolge? “Qualche centinaio. I numeri precisi Regione Lombardia non li ha forniti, anche perché c’è una grande mobilità, tra un concorso e l’altro” risponde il dirigente sindacale, aggiungendo che “l’accordo dovrà comunque essere verificato nella sua applicazione anche attraverso incontri e monitoraggi a livello territoriale e aziendale”.

Altri punti da evidenziare di questo accordo? “Darà una continuità anche ai rapporti di lavoro del personale amministrativo e tecnico, sebbene non sia stato incluso dalla normativa. Mentre viene previsto il monitoraggio delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione. Inoltre – aggiunge Creston – nell’accordo c’è l’impegno a realizzare percorsi di reinternalizzazione di servizi che negli anni sono stati appaltati da diverse realtà sanitarie pubbliche”.

Per quanto concerne la mobilità del personale delle cure primarie che, con la riforma sanitaria regionale, dovrà passare dalle Ats alle Asst? “Su questo tema è già stato fissato un tavolo di trattativa per il prossimo 19 ottobre. Noi vogliamo raggiungere un accordo che salvaguardi sia i servizi pubblici sia le lavoratrici e i lavoratori che saranno trasferiti, circa 218 persone che vanno tutelate tutte”.

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