26 Apr 2024
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Comune di Saronno / Indetto lo stato di agitazione

Sierchio (Fp Cgil Varese): “No a ricatti, non si può solo chiedere senza mai dare”

11 nov. 2022 – Ieri, alla partecipata assemblea unitaria, le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Saronno non hanno aspettato i 15 giorni di tempo che l’amministrazione si è presa, al tavolo, per vedere se il fondo salario accessorio del 2022 potrà essere incrementato, ma hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di dichiarare lo stato di agitazione.

“Il sindaco oggi, in una lettera inviata alle lavoratrici e ai lavoratori senza passare dalle loro rappresentanze, ha già interrotto l’attesa” racconta Gabriella Sierchio della Fp Cgil Varese.

Dunque? “Abbiamo fatto bene a indire lo stato di agitazione: non si può solo chiedere senza mai dare”.

Qual è la posta sul tavolo? “La trattativa va avanti da tempo. L’amministrazione comunale, negli ultimi incontri, è passata dal proporre un incremento di 40mila euro per le progressioni – alzato a 50mila dalla controproposta della Rsu – a dimezzarlo a 20mila euro. Inoltre ha chiesto di usare parte del fondo, 50mila euro, per aumentare il numero delle posizioni organizzative e di alzare di 5000 euro la quota per particolari responsabilità”.

In tutto a quanto ammonta il fondo salario accessorio? “Il Comune propone 90mila euro invece che 105mila e, per di più, con un ricatto: queste risorse economiche ci saranno solo se al contempo ci saranno i 50mila euro per le posizioni organizzative. Peccato che le prime siano risorse variabili e dedicate a usi diversi, le seconde siano risorse stabili. Abbiamo fatto presente all’amministrazione che a fine ottobre non era il caso di ragionare sulla riorganizzazione dell’ente, a fronte anche del rinnovo del contratto nazionale delle funzioni locali in arrivo. Mentre saremo certamente pronti ad affrontare questa discussione con il 2023”.

Il Comune di Saronno ha circa 180 dipendenti, negli ultimi 5 anni ne sono usciti 50, con i concorsi entro fine anno i nuovi entrati dovrebbero essere 20. I dirigenti, dai 5 storici sono scesi l’anno scorso a 2, per risalire a 4 quest’anno.

Le carenze di personale impattano sull’organizzazione del lavoro e questi sono stati anni pesantissimi. A maggior ragione, abbiamo chiesto all’amministrazione di riconoscere l’impegno profuso dalle lavoratrici e dai lavoratori anche attraverso gli strumenti che il contratto nazionale mette a disposizione e cioè le progressioni e la produttività. Al momento al tavolo ci hanno risposto che hanno altre priorità, che servono 6 milioni per far quadrare il bilancio. E che la riorganizzazione fatta è legata al Piano di ripresa e resilienza con le opere pubbliche da realizzare, per le quali sono stati ricevuti 23 milioni di euro – afferma Sierchio -. Va detto che in altre amministrazioni comunali, vedi Varese o Busto Arsizio, non abbiamo riscontrato le stesse esigenze. Peraltro fra le attività del Pnrr ci sono attività che possono beneficiare di incentivi tecnici, le posizioni organizzative possono essere pagate con quelli. Ma il Comune per ora proprio non ci sente e vuole i 50mila euro per le posizioni organizzative. Noi non ci stiamo”.