Legnano, 15 dicembre 2022 – Con 30 voti favorevoli e 3 astenuti (sui 33 presenti dei 36 aventi diritto), l’Assemblea Generale eletta dal XII Congresso della Funzione Pubblica CGIL Ticino Olona, tenutosi in data odierna, ha riconfermato Vera Addamo segretaria generale.
“Abbiamo scelto di caratterizzare il nostro Congresso con il tema della pace non soltanto per la guerra in Ucraina ma, più in generale, per l’urgenza che riteniamo debba essere dedicata a ogni guerra e violenza. Pace nella sua accezione più ampia, dunque. Riteniamo che la pace non si debba cercare solo quando accade qualcosa, ma nell’azione quotidiana, come direttrice del vivere civile. In Iran, per esempio, una legittima protesta per rivendicare diritti e riconoscimento per le donne viene repressa selvaggiamente dalla polizia morale con l’uso delle armi, arresti e uccisioni di donne, uomini, giovani e bambini. Con le condanne a morte. La mobilitazione internazionale a sostegno di quelle rivendicazioni è caratterizzata da denunce ma in quella terra l’orrore dilaga – afferma Addamo, classe 1966, per la seconda volta alla guida della categoria. Costruire e affermare la pace significa anche lottare per un diverso modello di sviluppo e contro le disuguaglianze che stanno aumentando nel mondo e nel nostro Paese. La povertà è un tema sempre più emergenziale. Il disagio sociale aumenta e contestualmente la tensione, l’insofferenza, la rabbia che possono tradursi in azioni incontrollate. È un momento particolarmente complesso e delicato e bisogna fare molta attenzione – sottolinea la segretaria generale –. Come categoria delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi pubblici, del settore pubblico e privato, tutti i giorni siamo costruttrici e costruttori di pace, nella misura in cui abbiamo cura delle persone attraverso l’erogazione di diritti di cittadinanza e questa è una delle strade che vanno, a maggior ragione, assolutamente rafforzate”.
In vista dello sciopero generale di domani Addamo dichiara: “La mobilitazione indetta dalla CGIL con la UIL non è solo giusta ma è doverosa per rivendicare un lavoro adeguatamente retribuito che consenta di vivere dignitosamente, un lavoro svolto in sicurezza e che dia certezza. Per rivendicare il valore dei contratti nazionali di lavoro per garantire la tutela del lavoro e il salario minimo, un’idea di stato sociale che si traduca nell’affermazione di diritti civili e sociali universali, rilanciando i servizi pubblici. Per contrastare esternalizzazioni e privatizzazioni selvagge, la reintroduzione dei voucher che legittimano ulteriore precarizzazione del lavoro, la mancata rivalutazione delle pensioni, l’azzeramento di opzione donna e del reddito di cittadinanza. Per contrastare la riduzione delle risorse per istruzione e sanità e nessun investimento sui servizi pubblici. Un Paese che non investe su lavoro, istruzione, cultura, salute, sulla protezione sociale delle persone è misero. La nostra visione di Paese guarda in tutt’altra direzione”.