4 Dec 2024
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Ufficio per il Processo / La Fp Cgil chiede la stabilizzazione del personale precario

Oggi il presidio del sindacato nei pressi del Ministero della Giustizia. La coordinatrice Felicia Russo: “Sarebbe un paradosso interrompere un’esperienza positiva e utile”. Il segretario nazionale Florindo Oliverio: “Continueremo la nostra azione di presidio e mobilitazione finché non raggiungeremo gli obiettivi auspicati”

19 dic. 2022 – “La Giustizia ha bisogno di questo personale e queste lavoratrici e lavoratori hanno bisogno del giusto lavoro. Noi chiediamo la stabilizzazione per tutte e tutti loro, nessuno escluso!”. Felicia Russo, coordinatrice Fp Cgil, ha partecipato al presidio che questa mattina il sindacato ha organizzato vicino al Ministero della Giustizia, in piazza Cairoli, per la stabilizzazione delle funzionarie e funzionari dell’Ufficio del Processo, che attualmente sono oltre 7000 circa, di cui più di 350 in Lombardia.

“Sono stati assunti con un contratto a tempo determinato di 31 mesi lo scorso febbraio, attraverso risorse che il piano nazionale di ripresa e resilienza ha previsto per rendere più efficienti i servizi resi dagli uffici giudiziari e recuperare la mole di arretrato accumulato, soprattutto nel settore civile. È noto quanto pesino le carenze di organico anche in questa pubblica amministrazione. E le addette e gli addetti all’Ufficio del Processo stanno lavorando bene nei Tribunali, nelle Corti d’Appello e in Cassazione a supporto dei magistrati, studiando i fascicoli e redigendo le bozze delle sentenze e dei vari provvedimenti, in modo da velocizzare le procedure – spiega Russo -. Inoltre stanno anche collaborando con le cancellerie. Questo progetto, con questo modulo organizzativo, sta funzionando: si sta smaltendo l’arretrato e si è in linea con le attività correnti. Noi crediamo che debba andare avanti e che vada reso strutturale. Da qui la nostra richiesta di stabilizzare tutto il personale, valorizzando il lavoro svolto fin qui con competenza e dando a queste persone la più adeguata prospettiva. Sarebbe un paradosso interrompere un’esperienza positiva e utile per la Giustizia”.

Come può esserci la stabilizzazione? “Si potrebbe il progetto dell’Ufficio per il Processo fino al 2026, attraverso i finanziamenti del Pnrr, oppure, una volta scaduto, prevedere una proroga con fondi di bilancio per il perfezionamento del requisito dei 36 mesi di attività svolta presso gli uffici e la successiva stabilizzazione”.

Dopo l’incontro con la vicario del Capo di Gabinetto, Giusi Bartolozzi, Florindo Oliverio, segretario Fp Cgil nazionale, racconta che se da un lato l’Amministrazione si è impegnata, dopo l’approvazione della legge di bilancio, a “ragionare su un’organizzazione efficace dei lavori di questo Ufficio”, dall’altro ci sono questioni a cui la Fp Cgil non ha avuto risposta. A partire dalla “garanzia che alla scadenza di questo contratto, a settembre 2024, vi siano le condizioni perché questo personale possa rimanere in servizio. Non abbiamo avuto risposte se non il rinvio a un approfondimento da gennaio con l’Amministrazione e i vertici politici. Continueremo la nostra azione di presidio e mobilitazione finché non raggiungeremo gli obiettivi auspicati – assicura Oliverio -: la stabilizzazione di questi lavoratori, la permanenza dell’ufficio per il Processo ben oltre la scadenza del 31.12.2026 e, soprattutto, il rimpinguamento degli organici del Ministero della Giustizia. Perché il problema – evidenzia il sindacalista -non riguarda soltanto un segmento come i funzionari dell’Ufficio per il Processo ma tutte le altre figure che necessitano a un Ministero nel quale si è disinvestito per lunghi anni”.