27 Apr 2024
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Motorizzazione Civile / La protesta sindacale per fermare le esternalizzazioni

Mario Maugeri, delegato Rsu Fp Cgil all’Ufficio della Motorizzazione Civile di Bergamo (UMC n. 2), spiega le ragioni di una mobilitazione che attraversa, a livello unitario, un servizio pubblico del nostro Paese

7 feb. 2023 – “Prima ci mettono in difficoltà e poi spingono per la privatizzazione? Eh no, eh?”. Mario Maugeri è delegato Rsu Fp Cgil all’Ufficio della Motorizzazione Civile di Bergamo (l’UMC n. 2, che comprende anche i territori di Como, Lecco, Varese) ed è molto preoccupato, insieme alle colleghe e colleghi di tutta Italia, per le sorti dell’ente.

Ci stanno svuotando dall’interno, smantellando le competenze. Da tempo si spinge per la privatizzazione dei servizi, che costerà anche di più agli utenti. La revisione periodica dei veicoli leggeri lo è già dalla fine degli anni Novanta ed ora si punta a proseguire con quello che rappresenta la fetta più grande del nostro lavoro: la revisione periodica dei veicoli pesanti (oltre le 3,5 tonnellate), e gli esami di guida – racconta il delegato -. La prima è diventata operativa dal 1° febbraio, con la circolare del 20 dicembre scorso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è già partita a Napoli. Mentre la seconda, affidare gli esami a categorie professionali esterne, è ancora una direzione, illustrata in sedi ufficiali, ma che presumibilmente imboccheranno”.

Come mai queste privatizzazioni? “In Italia alcuni uffici della Motorizzazione sono in forte ritardo sia per le pesanti carenze di personale, dovute al blocco del turnover, sia perché per esami e revisioni è stata aumentata negli anni la qualità richiesta dalle normative. Per cui se, ad esempio, anni fa in una mattina si facevano 30 esami ora se ne fanno 9. E la stessa cosa vale per la revisione dei veicoli: essendo ora aumentati i controlli da fare, se ne possono eseguire di meno rispetto a prima – risponde Maugeri –. L’insieme di questi due motivi ha mandato molti uffici in sofferenza”.

Quindi assumere risolverebbe già un bel po’ di problemi? “Il caso di Bergamo è esemplare. Stiamo recuperando alla grande dopo le chiusure per il Covid, perché l’Ufficio è riuscito ad assumere, su scala locale attraverso le graduatorie dei Comuni, 8 tra colleghe e colleghi. Ora siamo in 41. Certo, dovremmo essere in 80 in pianta organica. Il punto è politico: vogliono rafforzare il ruolo gestionale pubblico della Motorizzazione? Perché questa funzione strategica passa anche dalla valorizzazione del personale e dalle necessarie assunzioni”.

C’è già una norma che, recependo la direttiva europea, ha introdotto ispettori autorizzati privati. “Gli ispettori privati sono previsti solo nei centri esterni che fanno la revisione dei veicoli pesanti, con tariffe che sono anche il quintuplo delle nostre. La gestione diretta resta sempre in capo alla Motorizzazione solo per una sparuta minoranza di veicoli: autobus, trasporti di merci pericolose ADR, trasporti di merci deperibili ATP. Ma la normativa europea prevede comunque che il settore pubblico sia prevalente!”, replica il delegato della Fp Cgil Bergamo.

A livello nazionale siete in stato di agitazione unitario, avete sospeso gli straordinari e la disponibilità a usare i vostri mezzi privati in orario di lavoro. “Sì. Per darti l’idea di cosa significhi sospendere gli straordinari ti dico che a Bergamo in un anno si eseguono 25mila revisioni di veicoli pesanti e che quelle fatte nella nostra sede, in orario di lavoro, sono 8mila. La nostra protesta è determinata e forte – aggiunge -. Oggi nel Paese si sono tenuti presidi territoriali (io ero a quello organizzato in forma di assemblea davanti alla Prefettura di Milano) per dare visibilità pubblica alla nostra protesta, in vista dell’incontro di domani con il Vice Ministro. Chiederemo di fermare queste esternalizzazioni selvagge e di modificare la legge 870 del 1986 sulle operazioni esterne in conto privato. Noi, lo ribadisco, vogliamo che si mantenga la priorità e la terzietà della gestione pubblica, a garanzia di controlli uniformi e del concreto diritto alla sicurezza stradale. Lotteremo per raggiungere i risultati auspicati”.