“Il decreto Milleproroghe aumenta a 8 ore settimanali la possibilità per le professioni sanitarie di esercitare la libera professione, ma non sblocca le assunzioni in sanità, così come la legge di bilancio non ha messo un euro per il rinnovo dei contratti e continua nel sostanziale definanziamento del SSN – afferma la Fp Cgil Nazionale -. Basta con gli specchietti per le allodole del governo. Non sono queste le risposte che si aspetta chi lavora in Sanità. Per noi aumentare il lavoro dei professionisti, già stremati da turni massacranti e mancati riposi, per coprire i buchi creati dalle mancate assunzioni non è un successo. Così come non si può condividere che sia messa a rischio la sicurezza dei pazienti e la salute degli operatori favorendo la violazione delle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro alle lavoratrici e ai lavoratori”.
“La soluzione non è questa specie di cottimo che piace alle aziende, al governo e a qualcun altro…”, ha scritto su Facebook il segretario Fp Cgil Nazionale Michele Vannini nel rilanciare il volantino diffuso dalla categoria.