Dopo le ennesime aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, il coordinatore Fp Cgil Lombardia Lo Presti fa appello a trovare “un ambiente più adatto per queste persone detenute. Per questo occorre visione di sistema e una regia salda”
7 marzo 2023 – “Il detenuto ha problemi di salute mentale e ha atteggiamenti violenti. Aveva già aggredito a testate un’ispettrice della polizia penitenziaria al carcere di Bergamo e per questo è stato trasferito qualche giorno fa al carcere di Brescia Nerio Fischione. Dove ha aggredito altri due poliziotti penitenziari. La situazione è pesante e i problemi non vanno spostati ma affrontati”. Calogero Lo Presti, coordinatore Fp Cgil Lombardia, parla dal suo carcere, l’ex Canton Mombello. “Esprimo solidarietà e vicinanza ai miei due colleghi di Brescia, come all’ispettrice di Bergamo e la rinnovo a tutte le lavoratrici e i lavoratori della polizia penitenziaria che quotidianamente sono sotto pressione e stress perché sanno di essere a rischio sul posto di lavoro, quando la salute e la sicurezza vanno garantite, anche a loro, anche in un carcere!”, sottolinea con rabbia e amarezza.
E come vanno affrontati i problemi? “Nel caso specifico, quello della carcerazione di persone con problemi di salute mentale, come ho già ribadito più volte, la polizia penitenziaria non ha né la formazione né gli strumenti per farsene carico. E non è che trasferendole da un carcere all’altro le si aiuta a stare meglio. Hanno bisogno di un ambiente più adatto a loro – spiega Lo Presti –. Per questo occorre visione di sistema e una regia salda che, insisto, intervenga per risolvere le criticità e non per protrarle. Per quella che è la mia parte, considero che qui bisogna provare a dare risposte il più possibile concrete e di buon senso per cercare di garantire condizioni dignitose di vita e di lavoro nelle carceri che sono già luoghi difficili e sempre più vicine, purtroppo, a diventare insostenibili. Urgono provvedimenti seri!”.