23 Oct 2024
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Vigili del Fuoco di Viadana / Indetto lo stato di agitazione unitario

vigili del fuoco

Dal delegato Fp Cgil Zanoni, alla segretaria generale Fp Cgil Mantova Giusti, al coordinatore VVF Fp Cgil Lombardia Giacalone: “Caserma da cambiare, lavoratori da tutelare”

13 apr. 2023 – Proclamato lo stato di agitazione dei Vigili del Fuoco di Viadana. I sindacati di categoria, viste le condizioni critiche della caserma, chiedono provvedimenti seri a tutela dei lavoratori del Corpo.

Roberto Zanoni, delegato Fp Cgil Mantova, racconta che “il distaccamento dei Vigili del Fuoco di Viadana è stato voluto nel 2007, provvisoriamente in un capannone, da degli imprenditori locali. Ma nel 2023 siamo ancora qui e, con tutti i segni del tempo, per una struttura già in partenza non adeguata. Negli anni c’è stato un rimpallo tra le varie amministrazioni comunali, ma non ha mai portato a risolvere i problemi. E sebbene, da anni, sia stata individuato il sito per una nuova caserma, adiacente alla Croce Verde, la questione è ancora al palo”.

Quali sono i problemi della caserma-capannone? “Non viene garantita la salute e sicurezza degli ambienti. Ad esempio, piove dentro, ci sono infiltrazioni. Girano topi. Le cucine non sono a norma, le camerate dovrebbero essere più piccole e più numerose. La struttura, che non è antisismica come dovrebbe, non è neanche idonea a ospitare le lavoratrici del Corpo, che pertanto a Viadana, nonostante le carenze di personale, non vengono inviate. Non ci sono spazi adeguati per l’addestramento”.

Rispetto alla decontaminazione delle divise? “Nulla. I nostri dispositivi di protezione individuale non vengono decontaminati dopo gli interventi, li mettiamo negli armadietti del garage dove stazionano i mezzi, per indossarli nell’intervento di soccorso successivo. Questo ci espone a grossi rischi sul piano della salute, come la Fp Cgil, a livello nazionale e regionale, denuncia da tempo”.

Per quanto riguarda gli organici? “Come ho già detto, siamo sottodimensionati, e di almeno una ventina di unità. Inoltre ci fanno rimanere in 4 nel distaccamento quando si dovrebbe stare almeno in 5, a garanzia della qualità del servizio prestato ma anche della nostra sicurezza”, risponde Zanoni.

Quindi ora stato di agitazione unitario. “È necessario. Potremmo arrivare a chiedere la chiusura del distaccamento, sapendo però, che nelle vicinanze ci sono altri presidi ad assicurare il pronto intervento: da Guastalla a Suzzara”.

Per Elena Giusti, segretaria generale Fp Cgil Mantova, e Michele Giacalone, coordinatore Fp Cgil Lombardia VVF, “è imbarazzante quanto dei lavoratori alle dipendenze dello Stato e a servizio della popolazione siano così poco considerati e salvaguardati, a fronte del gran lavoro che fanno. Inaccettabile che vengano esposti a rischi gravi per la loro salute, a malattie professionali dovute alla mancata decontaminazione e pulizia dei Dpi. Siamo in attesa di concordare la data per il raffreddamento del conflitto ma fin da subito avvisiamo: stiamo stanchi che vengano continuamente messe pezze. In questi anni i vari comandanti non hanno fatto nulla ed è scandaloso. Inaccettabile. Basta con le promesse, vogliamo fatti veri, dal nuovo comandante e dal Direttore regionale”.