Etrusco (Fp Cgil): “In vista dello sciopero nazionale del 21 aprile, protestiamo per migliorare le condizioni di lavoro e del servizio pubblico, la cui funzione sociale è da salvaguardare e da rilanciare”
18 apr. 2023 – Le lavoratrici e i lavoratori Inail della Lombardia sono stati convocati dai sindacati in assemblea per mercoledì 19 aprile, dalle ore 10.30 e fino alla fine del turno, presso la Direzione regionale di via Mazzini 7 a Milano, dove si terrà anche un presidio.
“Assemblea e presidio sono preludio allo sciopero nazionale del prossimo 21 aprile, dove incroceremo le braccia nelle ultime tre ore del servizio”, racconta Silvio Etrusco, componente della delegazione trattante regionale per FP CGIL Lombardia.
Quali sono i temi che porterete in assemblea e oggetto della vostra protesta? “Carenze di organico, carichi di lavoro insostenibili, procedure informatiche lentissime, stress lavoro correlato, tutela del servizio pubblico. Ma anche riconoscimento e valorizzazione del personale attraverso le progressioni, il contratto integrativo di ente, la formazione, la regolamentazione del lavoro agile e da remoto”, risponde secco il sindacalista.
Quanto pesano le carenze di personale? “Moltissimo. A livello nazionale abbiamo una fuoriuscita per pensionamenti di 40 persone ogni mese dall’Istituto, di questo passo mancheranno oltre 2000 lavoratrici e lavoratori. Con l’ultimo concorso, fatto più di 2 anni fa, erano previste 635 nuove assunzioni nazionali (di cui 70 assegnate alla Lombardia), ma ad oggi solo la metà è stata assunta. Abbiamo visto vincitori prima accettare e subito dopo rinunciare. Urgono nuove assunzioni”.
Temete per la tenuta del servizio? “Seguiamo tutti gli infortuni sul lavoro, casalinghe incluse, le rendite (i vitalizi) degli infortunati, il reinserimento lavorativo. La Lombardia gestisce il 18% del portafoglio nazionale delle posizioni assicurative, è una grossa fetta. Eppure non siamo messi nelle condizioni di poter lavorare bene. Ad esempio – spiega Etrusco -, la carenza non è solo degli amministrativi ma mancano medici e infermieri e se andremo al di sotto un certo numero non potremo garantire le visite mediche. Siamo un istituto altamente digitalizzato ma dobbiamo affrontare giornalmente procedure che non funzionano, con attese estenuanti anche per gli utenti. Per questo, con l’assemblea e poi lo sciopero, vogliamo rivendicare più attenzione per il servizio prestato dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni e la sua importante funzione sociale, da salvaguardare e rilanciare”.