26 Apr 2024
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Ospedale di Merate: chiude psichiatria

Sindacati in allerta, chiedono un confronto urgente alla Asst di Lecco. Elmo (Fp Cgil): “Il Dipartimento di salute mentale fa acqua da tutte le parti, e i servizi territoriali non stanno funzionando. Significa che non più solo l’urgenza ma anche la presa in carico del paziente verrà a mancare. È decisamente allarmante”.

23 mag. 2023 – La Asst di Lecco decide di chiudere in via definitiva il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell’ospedale di Merate e Cgil Cisl Uil, con le categorie della funzione pubblica, chiedono un confronto urgente per trovare soluzioni e, invece, salvaguardarlo.

“Da sempre impegnati nell’estenuante difesa di uno stato sociale, capace di garantire diritti universali, come quello alla salute, temiamo profondamente gli esiti di scelte aziendali che potrebbero mettere in discussione la tutela della salute mentale dei cittadini – affermano i sindacati -. Lo stato di crisi del Dipartimento di Salute Mentale è nota da tempo, ma sopprimere i servizi erogati, trascurando l’impatto che questa scelta avrà sui pazienti e sui loro familiari, non può essere l’unica risposta al problema: occorre ragionare sulle condizioni che possono migliorarne il funzionamento, superando le criticità maturate negli anni, nella consapevolezza che, accanto alla necessità di riaprire il reparto di Psichiatria di Merate, occorra avviare un’attenta riflessione finalizzata alla valutazione di interventi strutturali anche a livello di rete territoriale di supporto al disagio mentale”.

Teresa Elmo, segretaria generale della Fp Cgil Lecco, non usa giri di parole: “Lo Spdc di Merate è stato già sospeso al tempo dell’emergenza Covid, per concentrare le risorse su altri dipartimenti. Ma i medici, che si sono sentiti disconosciuti nella loro professionalità, sono andati via. E con 15 psichiatri in meno il servizio non ha più riaperto – racconta -. Il Dipartimento di salute mentale fa acqua da tutte le parti, e i servizi territoriali non stanno funzionando. Significa che non più solo l’urgenza ma anche la presa in carico del paziente verrà a mancare. È decisamente allarmante”.

La Asst, inoltre, per Elmo, agisce in modo “quantomeno inopportuno, non rispettando corrette relazioni sindacali. Veniamo informati dalla stampa delle decisioni assunte”.

Con le carenze di personale, tutta la sanità pubblica sta per andare in ginocchio, a scapito del diritto universale alla salute e a vantaggio dei profitti del privato. “Anche la psichiatria, settore complesso e delicato, non fa eccezione e solo le persone con possibilità economiche, tanto più con la crisi in corso, potranno permettersi le cure necessarie. Bisogna fare molta attenzione – avvisa Elmo -: il malessere cresce e senza una presa in carico costante delle persone con fragilità mentale, che solo il pubblico può dare, si genererà ulteriore sofferenza, anche sociale”.