“Servirebbe una seria lotta all’evasione fiscale ma il Governo non ci sente. Credo che portare avanti una lotta comune, renderla sempre più forte, sia la nostra strada e una necessità per il Paese”
6 giu. 2023 – “Il problema principale dell’Agenzia delle Entrate è il personale, c’è una carenza del 30% sia a livello nazionale che lombardo. Il blocco del turnover e quota 100, cioè l’uscita pensionistica, hanno lasciato gli uffici sguarniti e fatto chiudere presidi territoriali. Vedi, solo nel mio territorio, quelli di Mede e Mortara”. Così Riccardo Rattini, che è stato riconfermato coordinatore regionale Fp Cgil Lombardia.
49 anni, già dipendente dell’Agenzia del Territorio – che è stato assorbita, appunto, dalle Entrate -, il sindacalista lavora presso la Direzione provinciale di Pavia – Ufficio Provinciale Territorio.
Oltre alle carenze degli organici, altri problemi? “In sostanza, il continuo arretramento del perimetro pubblico. I concorsi non bastano a compensare i pensionamenti e a monte non c’è una vera volontà a investire in questo ambito. Basti pensare che il concorso per 900 posti da geometri non veniva bandito da inizio anni ’90. Tutto questo tempo mostra come non si tenga alla Pubblica amministrazione”, risponde Rattini.
La mobilitazione della Cgil, portata avanti con Cisl e Uil, vede nella riforma fiscale un punto centrale. “Servirebbe una seria lotta all’evasione fiscale ma il Governo non ci sente – commenta il coordinatore regionale -. La Direzione centrale delle Entrate sta lavorando più sulla compliance “adempimento spontaneo”, cioè sul convincere i contribuenti a giungere a un concordato. Il punto è che senza un’azione mirata non si può contrastare questa piaga del nostro Paese. E i nostri uffici devono avere un numero adeguato di lavoratrici e lavoratori, oltre a strumenti idonei per lavorare proficuamente”.
Tipo? “Abbiamo hardware inadeguati rispetto ai sistemi operativi che vengono continuamente aggiornati ed “appesantiti”. Questo manda in tilt i pc e non si riesce ad operare bene, i rallentamenti sono cronici ed a volte bloccano completamente le lavorazioni. Eppure l’Agenzia delle Entrate è l’organo principale degli introiti dello Stato, ne è il motore, per cui dovrebbe avere tutto l’interesse alla sua piena funzionalità. Parrebbe quasi, invece, che lo Stato stesso ceda allo stigma che l’Agenzia si porta dietro, benché sotto il blocco del Covid, ha contribuito alla distribuzione dei fondi di sostegno, ad esempio, alle lavoratrici e ai lavoratori con partita Iva. In ogni modo, così non si può andare avanti – sottolinea Rattini -. Le lavoratrici e i lavoratori sono stanchi: se dal livello centrale arrivano carichi costanti di lavoro, con l’abbassamento del numero di addetti i carichi si fanno pesanti e aumentano stress e frustrazione”.
Il tuo ruolo sindacale è impegnativo o anche sfidante? “È sempre sfidante avere come obiettivo il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei servizi. Ringrazio il segretario Dino Pusceddu e tutta la segreteria della Fp Cgil Lombardia per la riconferma a coordinatore regionale. Credo che portare avanti una lotta comune, renderla sempre più forte, sia la nostra strada e una necessità per il Paese, in termini di prospettive, di equità e di legalità”.
“Le lavoratrici e i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate operano per garantire i servizi pubblici: un lavoro complicato, in un ruolo spesso inviso ai cittadini, ma senza il quale la sanità, la scuola e tutto il mondo della Pubblica amministrazione non esisterebbe. In questi anni si sono messi sempre più ostacoli alla loro attività, non considerando che ciò significa segare il ramo su cui si fonda la macchina statuale e tutto il sistema Stato. Servono investimenti in strumentazione e per l’assunzione del personale. Diversamente, non solo si mettono in difficoltà le lavoratrici e i lavoratori ma si premiano gli evasori fiscali e quindi si colpisce tutto il mondo del lavoro dipendente – ammonisce il segretario regionale Dino Pusceddu -. Penso che Riccardo, con il suo incarico sindacale, contribuirà a mettere al centro e rendere patrimonio comune della Cgil il prezioso lavoro delle sue colleghe e colleghi per tutte e tutti”.