L’appello della Fp Cgil Lombardia con Manuela Vanoli, Lello Tramparulo, Bruno Zecca e Giorgio Barbieri a partecipare alla manifestazione organizzata da “Insieme per la Costituzione”
12 giu. 2022 – Una manifestazione per difendere il diritto alla salute delle persone, fuori e dentro gli ambienti di lavoro, e per rilanciare il Servizio sociosanitario nazionale di carattere pubblico e universale.
Organizzata per sabato 24 giugno dal cartello di associazioni “Insieme per la Costituzione”, di cui la Cgil fa parte, questa manifestazione vuole essere una “Piazza del Popolo”, come quella che raccoglierà il corteo, partito da Piazza della Repubblica (con concentramento alle ore 10), per il comizio conclusivo.
Dalla Lombardia, dove la sanità pubblica è stata progressivamente depotenziata fino alla parificazione della sanità privata, anche la Funzione Pubblica Cgil sta scaldando i motori.
“Nelle strutture sanitarie a mancare non sono solo i medici, anche le lavoratrici e i lavoratori delle altre professioni, gli infermieri e gli operatori socio sanitari sono ormai diventati introvabili, per cui si fa fatica a garantire la regolare programmazione della turnistica e delle ferie estive. I continui salti di riposo, i rientri, determinano un aumento di ore e di ferie da recuperare che ormai è ingestibile – afferma Lello Tramparulo, segretario Fp Cgil Lombardia -. Al Governo poniamo delle richieste precise: il rinnovo dei contratti nazionali per dare il giusto salario e le più adeguate tutele normative; lo sblocco dei tetti per i fondi del salario accessorio per rispondere ai dipendenti, attraverso la contrattazione aziendale, anche con un’organizzazione del lavoro dignitosa; un piano straordinario per le assunzioni e le stabilizzazioni del personale precario. Senza l’innesto di migliaia di unità di lavoratrici e lavoratori nei reparti, non riusciremo né a garantire i servizi né a smaltire le lunghissime liste di attesa che si sono incrementate in questi anni”.
Per Bruno Zecca, segretario Fp Cgil Lombardia Medici e Dirigenti Ssn, quella del 24 giugno “è una grande mobilitazione che vedrà insieme cittadini e operatori della sanità, a difesa di quel principio fondamentale della nostra Costituzione e della nostra democrazia che è la salute pubblica. È l’occasione per rafforzare quel patto sociale che deve unire istituzioni, cittadini e lavoratori della sanità contro la logica della privatizzazione, che ci porta a essere, come cittadini, tutti più poveri a favore del profitto di pochi imprenditori privati. Ed è anche l’occasione – prosegue – per rilanciare un grande piano occupazionale quale risposta immediata ed efficace alla profonda crisi che il nostro Servizio sanitario nazionale sta attraversando”.
“Abbiamo a cuore il benessere di chi lavora, delle persone, della comunità. Crediamo in un sistema Paese che pretendiamo funzioni al meglio, con efficienza ma ancor prima con efficacia – sostiene Giorgio Barbieri, coordinatore Fp Cgil Lombardia Medici di Medicina generale -. Il Ssn, oggi sotto il violento attacco dell’imprenditoria privata e dell’assistenza sanitaria integrativa, merita di essere difeso. Il 24 giugno, a Roma, bisogna essere in tante e tanti: la salute è il diritto fondamentale di ogni individuo. Persa questa, diventa complicato esercitare gli altri”.
Manuela Vanoli, segretaria generale Fp Cgil Lombardia, afferma: “Sabato 24 giugno saremo in piazza per difendere il diritto alla salute. Quello che noi reclamiamo è che a tutte le cittadine e i cittadini di questo Paese, in qualsiasi regione si trovino, venga garantito lo stesso diritto all’accesso alle prestazioni sanitarie e della stessa identica qualità. Diversamente da quanto, purtroppo, sta accadendo oggi, per cui chi ha assicurazioni private o chi può permettersi la sanità a pagamento accede ai servizi facilmente e chi non può permetterselo si trova spesso di fronte a liste d’attesa infinite e tempi assolutamente incompatibili con la qualità della salute. In questo Paese – rimarca la dirigente sindacale – noi vogliamo il diritto alla salute garantito e per tutte e tutti”.