24 Nov 2024
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Ospedale di Suzzara: partita una petizione popolare per il suo rilancio pubblico

La Fp Cgil Mantova, con la segretaria generale Elena Giusti, è tra gli aderenti: “Vorremmo che si chiudesse la fase di cogestione con il privato e che questo presidio di salute torni a essere pubblico, universale e all’altezza delle sue funzioni, riattivando tutti i servizi necessari e nel rispetto e la valorizzazione del personale sanitario e ausiliario dipendente”

21 giu. 2023 – Sull’ospedale di Suzzara c’è fermento e ora è partita una petizione popolare. Con la Fp Cgil mantovana in prima fila per provare a riportare la gestione della struttura tutta nel pubblico, dopo una ventennale sperimentazione mista con il privato.

“Chiuso il rapporto con il gruppo Kos, l’ospedale Montecchi, che è di primo livello sulla carta, può tornare a esserlo concretamente in una gestione tutta pubblica e riattivando unità importanti come cardiologia, ostetricia e ginecologia, oltre che la rianimazione che è basilare in una struttura che eroga prestazioni chirurgiche, ha un pronto soccorso e serve un bacino di 70mila abitanti”, afferma Elena Giusti, segretaria della Fp Cgil Mantova, già illustrando così un punto della petizione. “Vorremmo che si chiudesse la fase di cogestione con il privato e che questo presidio di salute torni a essere pubblico, universale e all’altezza delle sue funzioni, riattivando tutti i servizi necessari”, rimarca.

Come nasce la petizione? “È stata promossa da un comitato di cittadini e la Cgil e alcuni partiti locali vi hanno aderito. Obiettivo è coinvolgere il più possibile le cittadine e i cittadini del territorio nella raccolta firme per la salvaguardia di un bene prezioso per la loro salute e cura. La petizione sarà poi consegnata ai vertici dell’Asst Mantova e della Ats Valpadana, ai Sindaci dell’Oltrepò Mantovano, al Presidente della Provincia e al Presidente di Regione Lombardia”.

Cosa altro chiede la petizione?Parola chiave è la trasparenza – risponde Giusti -. Trasparenza rispetto alle scelte che riguardano l’ospedale suzzarese, perché i cittadini devono esserne informati, anche per poter dire la loro rispetto alla centralità, sul territorio, del nosocomio. Trasparenza dei dati, visto che la sperimentazione gestionale pubblico-privata, scaduta il 31 ottobre 2022, ha avuto una proroga da parte di Regione fino al 30 giugno 2023 ma senza indicazioni sui successivi sviluppi. Per questo la Asst ha elaborato uno studio sulle potenzialità e l’economicità dell’ospedale, da cui è seguita la proposta di un canone annuale passato da 150mila euro a 1 milione e mezzo, rifiutato da Kos. Peccato però che questo studio non sia stato complessivamente reso disponibile alla popolazione, con un bilancio di questi vent’anni di sperimentazione. Nel tempo i fabbisogni di salute sono cambiati, si sono complicati e ampliati e qui è l’Ats che dovrebbe renderli noti per poterli poi tradurre nei più adeguati servizi ospedalieri. Mentre alla Asst – aggiunge la dirigente sindacale – si chiede di informare i cittadini sulle prospettive che intende dare al Montecchi, ente da preservare anche per i suoi circa 300 lavoratori e lavoratrici, tra operatori sanitari e ausiliari, con la loro professionalità. Ancora – prosegue Giusti -, con questa petizione chiediamo trasparenza rispetto alle caratteristiche del Montecchi che, come dicevo prima, deve essere in grado di rispondere alla sua funzione di primo livello, dall’emergenza urgenza all’osservazione e degenza”.

PETIZIONE POPOLARE OSPEDALE DI SUZZARA