Anche in Lombardia giornata di mobilitazione per le lavoratrici e i lavoratori educativi all’autonomia e alla comunicazione dell’inclusione e scolastica.
14 sett. 2023 – “La Fp Cgil, con gli attuali presidi, sollecita le forze di maggioranza e opposizione a procedere speditamente nella discussione dei DDL relativi all’introduzione del profilo professionale dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione nei ruoli del personale scolastico in coerenza con le nostre proposte emendative a partire dalle coperture finanziarie, al fine di una reale tutela e valorizzazione di tutto il personale coinvolto. Nel rappresentare l’urgenza e la necessità di dare risposte concrete e celeri a 65000 mila lavoratrici e lavoratori impiegati nei servizi di inclusione scolastica siamo a sottolineare anche l’importanza di dare attuazione e continuità a quanto previsto dall’Art. 1 comma 971 della legge 30 dicembre 2021 n. 234 istituente il ‘fondo per il sostegno dei lavoratori con contratto a part time ciclico-verticale’”.
Questo il messaggio che la Funzione Pubblica Cgil ha consegnato ai Prefetti, nell’ambito della mobilitazione organizzata capillarmente nel Paese, tra presidi e volantinaggi, per le lavoratrici e lavoratori assistenti educativi all’autonomia e alla comunicazione dell’inclusione e scolastica. Per premere sulla politica perché i due disegni di legge in discussione in Parlamento traducano in realtà le speranze per il giusto riconoscimento professionale e un lavoro finalmente davvero stabile, alle dipendenze delle scuole e degli enti locali, per queste persone.
“Lavoriamo per l’inclusione, subiamo l’esclusione”, recita un cartello del presidio di Bergamo. E ancora, “Precari a tempo indeterminato. Oppure la ola da Brescia: “Internalizzazione”. Mentre a Varese il presidio è fatto anche di sagome di cartone, con scritto “Gli invisibili”.
In Lombardia queste lavoratrici e lavoratori sono circa 8000. Lavorano a tempo indeterminato, assunte soprattutto dalle cooperative sociali, con part time ciciclo verticale, per il diritto all’apprendimento e allo studio di bimbe e bimbi, ragazze e ragazzi con disabilità.
Luca Giudici, educatore professionale socio-pedagogico, in un video diffuso dalla Fp Cgil Lecco dice: “Siamo sicuramente figure importanti, con compiti importanti ma purtroppo la nostra è una figura misconosciuta e non riconosciuta. Ad oggi le condizioni contrattuali con cui operiamo in ambito scolastico sono inaccettabili. Gli educatori sono assunti da cooperative, questo comporta che siano chiamati a fare il doppio delle ore dirette rispetto ai docenti, con uno stipendio orario che è di fatto la metà, senza nessuna garanzia, peraltro, per i mesi estivi, dove non è nemmeno possibile richiedere la disoccupazione. È chiaro che per dare futuro e dignità alla nostra professione c’è solamente un modo, che è quello di perseguire l’internalizzazione – aggiunge il lavoratore -. È un momento storico duro per la nostra professione, però è anche un momento storico cruciale dove è importante esserci, essere informati, essere consapevoli ed essere combattivi”.
Lello Tramparulo, segretario Fp Cgil Lombardia, conferma che “internalizzare il servizio dell’inclusione scolastica, per le scuole di ogni ordine e grado, incluse quelle comunali con il settore 0-6 anni” è un obiettivo della lotta sindacale. “Ma bisogna avere anche la garanzia di stanziamenti ad hoc per la messa a terra di questo percorso. Tutelando tutto il personale, anche quello che non ha titoli e lavora a sostegno delle alunne e alunni disabili anche da più di 20 anni. Rivendichiamo anche il pieno riconoscimento della figura dell’educatore professionale e la garanzia di un servizio stabile e di qualità”.