30 Oct 2024
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Brescia / SOS Pubbliche amministrazioni

Vincenzo Moriello

La Fp Cgil territoriale, con il segretario generale Vincenzo Moriello, denuncia una situazione critica: “Servono più assunzioni e il rinnovo dei contratti nazionali, anche per migliorare l’attrattività del lavoro pubblico”

29 sett. 2023 – “Le lavoratrici e i lavoratori contano sempre uno ma una quota molto importante di loro, ad esempio il 20-30% agli Spedali Civili, lavora con limitazioni. Al presidio di Montichiari si toccano punte del 50%”. Vincenzo Moriello, segretario generale della Fp Cgil Brescia, è impegnato con tutta la categoria nella raccolta firme per un piano straordinario di assunzioni nel settore pubblico.

La sua riflessione tocca un aspetto importante. “Come si calcolano gli organici? Andrebbe considerata anche la quota di tempo lavoro che i contratti, oltre che le leggi, riservano ai diritti, dal part-time al diritto allo studio e al diritto alla salute. Tenendo conto, in questo caso, anche delle limitazioni che, appunto, possono avere le lavoratrici e i lavoratori. Le malattie professionali, con i turni massacranti, i salti di riposo, e via dicendo, incidono, eccome! Per cui, ad esempio, un ospedale non dovrebbe circoscrivere il suo fabbisogno a 100 operatori ma guardare invece all’insieme delle condizioni date. Non pretendendo che un lavoratore con malattie articolari, dovute agli sforzi sostenuti negli anni nelle corsie, renda come un lavoratore nel pieno delle sue forze, né pensando che ricorrere ai provvedimenti disciplinari sia la soluzione. Semmai, così agendo, si acuisce il burnout – sottolinea il dirigente sindacale -. Quindi, nella battaglia per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, tanto più urgenti per la tenuta dei servizi e la garanzia dei diritti di cittadinanza, i numeri dei fabbisogni vanno tenuti ragionevolmente alti”.

Quanto pesano le carenze di personale nelle Pa bresciane? “Le carenze sono diffuse in tutti gli enti e in alcuni la situazione è allarmante. Vedi all’Ispettorato del lavoro, organo fondamentale per controllare la salute e sicurezza sul lavoro e il rispetto della legalità nelle aziende: come si fa a svolgere bene il proprio compito se manca il 63% degli ispettori? In Prefettura la carenza è del 47%, in Inps e Inail del 40%, al Tribunale del 32%, all’Agenzia delle Entrate del 30%, in Provincia del 20%. L’emorragia, dopo un blocco del turnover decennale, è costante e destinata a proseguire, visto che c’è anche il diritto ad andare in pensione. Come noto, l’età media dei dipendenti pubblici è tra i 50 e i 55 anni, e Brescia non fa eccezione”, risponde Moriello.

I concorsi pubblici non stanno dando una mano? “Di concorsi, anche legati al Pnrr, il piano di ripresa europeo, se ne stanno facendo. Ma chi vince potendo scarta Brescia, visti i costi della vita, a partire dalle case. Inoltre – aggiunge il segretario -, oggi per entrare nelle pubbliche amministrazioni è obbligatoria la laurea e, vista la bassa valorizzazione del personale, chi ha il titolo preferisce spenderlo in altri settori, auspicando percorsi di crescita e carriera più solidi”.

Quindi? “In realtà il lavoro pubblico è un ambito strategico e un motore di sviluppo dal potenziale enorme. E la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori è orgogliosa di farne parte e di essere al servizio delle cittadine e dei cittadini, del Paese. Allora serve visione politica, servono investimenti a tutto campo, a partire dalle assunzioni e dal rinnovo dei contratti nazionali di lavoro, incrementando, attraverso il riconoscimento di tutte le professionalità e il miglioramento delle condizioni di lavoro, anche l’attrattività del settore. Al momento – prosegue Moriello – non pare che il Governo l’abbia compreso. Il senso della manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma sta anche qui”.