La Legge di Bilancio penalizza le pensioni dei dipendenti di alcuni comparti pubblici discriminadoli ancora una volta.
Infatti la norma presente nel testo di legge allunga i tempi delle finestre in uscita per i dipendenti pubblici da sei a nove mesi ma fa anche peggio tagliando le pensioni.
Cosa si prevede?
Dal 1 gennaio 2024 i dipendenti di sanità e enti locali, gli ufficiali giudiziari, il personale degli asili nido e delle scuole elementari parificate avranno una riduzione della maturazione di pensione per il periodo prestato fino al 1995 per effetto di “adeguamenti delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali”.
In sostanza…
Si tratta dei coefficienti di riferimento utilizzati per definire la pensione maturata sulle retribuzioni con tagli fino al 20 per cento.
Una tagliola ancora più insopportabile per quanti, avendo maturato i requisiti di pensionamento (quota 100,101, 102, 103) sono rimasti in servizio e che ora, se non dovessero uscire nei prossimi due mesi si vedrebbero la pensione decurtata.
L’ATTUALE GOVERNO AVEVA PROMESSO IN CAMPAGNA ELETTORALE DI MODIFICARE LA LEGGE SULLE PENSIONI MA INVECE CANCELLA ANCORA UNA VOLTA IL DIRITTO A UNA PENSIONE DIGNITOSA DEI DIPENDENTI PUBBLICI.
É ora di dire basta.
Se la tagliassero loro la pensione anziché prendersela con lavoratrici e lavoratori! Continuiamo la mobilitazione contro la Legge di Bilancio che premia chi evade il fisco e penalizza chi vive del proprio lavoro.