23 Nov 2024
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Inl / Uno sciopero per rivendicare il pieno esercizio del ruolo, dignità, diritti, legalità e sicurezza

ispettore del lavoro

Oggi lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con presidi davanti alle Prefetture. Pusceddu (Fp Cgil Lombardia): “Chiediamo azioni concrete, chiediamo di investire per davvero sulla funzione importantissima che ha questo ente nel Paese e dove chi lo manda avanti deve avere giusto riconoscimento e valorizzazione, diritti, ruolo effettivo”

30 ott. 2023 – Una condizione critica e paradossale quella delle lavoratrici e lavoratori dell’Inl, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, tra carenze di organico e condizioni di lavoro pesantissime, salariali inadeguati (e arretrati ancora da saldare) come la strumentazione a disposizione. Senza risorse certe, le forze a disposizione fanno quello che possono. Eppure, ed è qui un paradosso che, visto il persistere della situazione potremmo definire ‘oculato’, la missione dell’ente è alta: vigilare sul lavoro in Italia, dalla regolarità dei contratti alla sicurezza degli ambienti.

E stiamo parlando di un Paese che solo da gennaio ad agosto di quest’anno ha avuto 657 persone morte sul lavoro (dati Inail).

Lo sciopero di oggi coinvolge circa 4000 persone che lavorano nell’Ispettorato e anche in Lombardia si sono tenuti presidi davanti alle Prefetture o alle Province.

“Nonostante i tentativi di boicottare lo sciopero dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, i primi dati dimostrano una straordinaria partecipazione dei lavoratori, con un’adesione media nazionale allo sciopero superiore al 60%, con picchi dell’80-90%. È la migliore risposta a chi ha provato fino all’ultimo momento di rassicurare che tutto fosse in via di risoluzione”, dichiarano dalla Fp Cgil Nazionale.

“Le lavoratrici e i lavoratori dell’Inl sono stufi di vivere nel paradosso di dover tutelare gli altri lavoratori, senza essere tutelati loro!”, riporta invece la nota dei sindacati che è stata consegnata, nell’ambito dei presidi, ai Prefetti. E che segnalano un altro controsenso.

“Come si può garantire la funzione di prevenzione degli incidenti sul lavoro quando l’Ispettorato non ha personale sufficiente per eseguire i dovuti controlli? – attacca Dino Pusceddu, segretario della Fp Cgil Lombardia -. Persino dai concorsi non si riesce a implementare adeguatamente gli organici visto che chi arriva, viste le condizioni difficili di lavoro, sceglie o di non prendere proprio servizio o di tentare altri percorsi. Per le lavoratrici e i lavoratori dell’Inl chiediamo risposte concrete rispetto a nuove assunzioni; saldo degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione 2020-2022; un’informatizzazione che funzioni e strumentazione adeguata ai compiti; trasformazione dell’Inl in una vera agenzia autonoma e più incisivamente operativa; attrattività dell’ente. Chiediamo anche che parte degli introiti delle sanzioni in tema di salute e sicurezza, tuttora inutilizzabili, siano riservati, con un apposito emendamento al personale. Questo anche in ragione del fatto che l’ingresso di nuovo personale, lasciando inalterato il monte salario accessorio, si traduce in una riduzione in busta paga della retribuzione accessoria per tutte e tutti. Tutte queste rivendicazioni si tengono insieme – precisa Pusceddu – e sono da mettere a terra non con rassicurazioni che restano solo parole. Chiediamo azioni concrete, chiediamo di investire per davvero sulla funzione importantissima che ha questo ente nel Paese e dove chi lo manda avanti deve avere giusto riconoscimento e valorizzazione, diritti, ruolo effettivo”.

Solidarietà allo sciopero è arrivata da Maurizio Landini: “Come Cgil, nell’ambito della mobilitazione di questi mesi, stiamo chiedendo un investimento straordinario sul pubblico, per garantire servizi e diritti alla cittadinanza. Le attività svolte ogni giorno dall’Ispettorato sono essenziali per la tutela di lavoratrici e lavoratori, vessati da varie forme di illegalità e assenza di norme sulla rappresentatività sindacale, che ne condizionano e limitano l’esercizio di diritti – ha detto il segretario generale della Confederazione – Per questo tutta la Cgil appoggia le lavoratrici e i lavoratori in questa vertenza, affinché vi sia finalmente un vero investimento da parte del Governo in termini di risorse, personale e strumentazione, per combattere seriamente le illegalità sul mercato del lavoro e ridurre in modo incisivo infortuni e morti sul lavoro”.